In un modo o in un altro, ogni volta che si stoppa il campionato è come un film che si ferma alla domanda chiave – pubblicità – Così, neanche il tempo di rivedere il Napoli ricompattarsi, pronto alla volata finale, ecco la sosta per le Nazionali a interrompere il filo. Un’attesa di troppi giorni con l’ansia che sale e che spinge verso la conclusione di questa parentesi. E’ pur vero che Insigne ha messo a sedere tutti i tifosi partenopei, ma è pur vero che altri 180 minuti nelle gambe non ci volevano. L’auspicio è che Mancini possa affrontare la Lituania con il più forte italiano in Serie A, seduto in panchina col pensiero al Crotone. E i tifosi con lui.
La sosta per le Nazionali ha aumentato intanto il volume dei chiacchiericci che magari si basano su sensazioni, primi contatti, ipotesi, piano A o B secondo come si sviluppi questa conclusione di campionato.
E il Napoli ne esce vincente in Europa su tutti i fronti: Insigne che viene segnalato tra i più forti giocatori in Europa e secondo in Italia; Zielinski elogiato anche da Marek Kozminski, vice Presidente della Federcalcio polacca che dichiara “Sta creando gioco, sta prendendo la squadra per mano. È cresciuto molto e sta avendo grande continuità di rendimento. Adesso ce lo aspettiamo leader in campo anche in una partita prestigiosa come quella che giocheremo in Inghilterra.” Fabian Ruiz tirato per la giacchetta da molti club, si smarca dicendo: “Io sono molto contento di giocare a Napoli e ho ancora due anni di contratto”. Hysaj, è divenuto un giocatore all’asta cui ambiscono Milan, Lazio e Roma. Per il portiere ci sono almeno tre club che metterebbero le mani su Meret, ma, se il Napoli volesse scommettere su Meret, piomberebbero su Ospina.
Dunque le conferme sulla qualità della squadra azzurra vengono dall’Europa e dai top club della Serie A. Anche il Cies Footall Osservatory ha riconosciuto Insigne, miglior giocatore della serie A, dopo Ronaldo: va detto però che Cr7 dovrebbe ormai essere considerato un fuori quota come Ibrahimovic. Ronaldo è un mostro sacro ingombrante che anche quando è assente in campo – sempre più spesso – riceve blande critiche per rispetto del grande genio che fu.
Il Napoli ha dunque una squadra di qualità che può dire ancora molto in questo campionato ma al termine della stagione dovrà essere rinforzata e non demolita. Nè dalla vendita di giocatori chiave, nè demolita da critiche corrosive.