
Vergognoso tentativo di bloccare le retrocessioni: il Benevento giustamente insorge
Nelle ultime ore è emersa una proposta scellerata e vergognosa da parte di alcuni presidenti delle squadre di Serie A. Lunedì, al Consiglio Federale, verrà portata la seguente richiesta votata da 16 squadre della Lega Serie A: se il campionato non potrà essere concluso sul campo, lo scudetto non sarà assegnato e non ci saranno retrocessioni a meno che non siano aritmetiche. Questa soluzione avvantaggerebbe clamorosamente le squadre che lottano per la salvezza e penalizzerebbe quelle che in Serie B lottano per la promozione. Infatti, è stato già ampiamente annunciato che la Serie A sarà a 20 squadre il prossimo anno, qualunque cosa accada. Dunque, a pagarne le conseguenze sarebbero esclusivamente le squadre di B, la cui promozione sul campo sarebbe difatti annullata.
Secondo questa proposta, se ad esempio il Brescia a 4 giornate dalla fine avesse 7 punti di distanza dal quart’ultimo posto rimarrebbe in Serie A. Dato per scontato che il presidente Gravina ha più volte ribadito che il format della Serie A deve rimanere a 20 squadre, il blocco delle retrocessioni avrebbe una conseguenza: la mancata promozione delle prime della Serie B. Quindi il Benevento, protagonista di una stagione da record che dovrebbe finire con la meritata promozione in Serie A, non verrebbe premiato.
Una proposta vergognosa che ha fatto esplodere polemiche in tutto il mondo del calcio. Anche perché, l’eventuale approvazione avrebbe un effetto domino. In pratica, la stagione verrebbe difatti cancellata: in tal modo chi ha lavorato male si salverebbe e chi lo ha fatto benissimo, magari investendo ingenti somme di denaro, verrebbe penalizzato. A pagarne le conseguenze potrebbero esserci anche società, prime in classifica con netto distacco, di Lega Pro e Serie D come Monza e Palermo.
Il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, ha commentato all’ANSA questa assurda proposta:
“Non ci siamo iscritti a un sistema di prestigiatori, in cui appaiono e scompaiono all’improvviso ipotesi e tesi. La nostra è una preoccupazione graduale. Dobbiamo solo aspettare e scoprire se c’era il trucco: con la promozione sarò felice, altrimenti mediterò sulle conseguenze. Siamo rimasti tutti molto sorpresi dal fatto che pochi giorni fa in Consiglio federale c’era stata l’adesione dalla A alla cristallizzazione della Serie A. Questa è una delibera che va contro ogni altra precedente pronuncia dei rappresentanti di A. Il Consiglio federale dovrà fare una pronuncia di competenza e buonsenso per arrivare a delle conclusioni su un campionato italiano che improvvisamente cambia format a distanza di 7 giorni da quando è stata stabilita la ripartenza. Oggi si dovrebbe andare incontro a un merito sportivo che non può essere differenziato: l’algoritmo varrebbe solo per la torta con le candeline per andare in Europa mentre quelli che dovrebbero fare il funerale lo tolgono? Se il protocollo scendesse a sette giorni – spiega il patron beneventano – anche le regole preventive avrebbero una perdita di efficacia notevole. Se non c’è più pericolo dello stop ci sarebbe un significato diverso”.
Speriamo che il calcio si salvi da questa folle e vergognosa idea. Il Consiglio Federale si passi una mano sulla coscienza prima di approvare eventuali modifiche di questa portata che potrebbero rovinare lo spirito del gioco e penalizzare chi davvero investe su progetti seri e concreti.
Giovanni Frezzetti
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