
Valerio Labriola, il ragazzo che ha bruciato le tappe a Napoli
Nato a Napoli il 13 aprile 2001, Valerio Labriola è arrivato alla Ssc Napoli a soli 10 anni, provenendo dall’Atletico Soccer Ercolano. Nonostante sia stato per tutta la sua carriera un “bruciatappe”, un grave infortunio al ginocchio, nel luglio 2018, ha costretto il piccolo motorino del centrocampo azzurro a restare fermo per tanti mesi, proprio durante il suo primo anno in Primavera.
Labriola ha incantato tutti sin da piccolo, come dimostrano le chiamate in nazionale Under 15 ed Under 16. Ora l’infortunio del 2018 è alle spalle ed è tornato in campo ad inizio 2019. Labriola è diventato il leader tecnico del Napoli Primavera durante la stagione 2019/2020, quella del suo riscatto personale, grazie a prestazioni importanti, gol ed assist, nonostante una stagione complicata degli azzurrini.
Il suo riscatto è iniziato a luglio dell’anno scorso, quando è stato convocato da Carlo Ancelotti per il ritiro di Dimaro con la prima squadra. Centrocampista interno che ama partire da lontano per buttarsi negli spazi in zona offensiva, Labriola ha una tecnica superiore alla media dei ragazzi della sua età. L’ex allenatore del Napoli Primavera, Roberto Baronio, lo ha definito un giocatore caparbio ed un esempio da seguire per il suo atteggiamento, sopratutto dopo l’infortunio.
Con il campionato Primavera di questa stagione praticamente chiuso (sempre più probabile la non ripartenza), Labriola ha avuto da Gattuso un’altra grande oportunità, bruciando ancora una volta le tappe. Infatti, è stato aggregato alla prima squadra per questo finale di campionato insieme ai suoi compagni Senese, Palmieri e Manzi. In bocca al lupo ragazzo, dimostra ancora una volta di saper bruciare le tappe.
Rodrigo Mazzeo
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