Skip to content

Una voce unanime di dolore corre in rete: è il giorno del #blackoutTuesday

C’è una protesta silenziosamente nera che corre in rete. Ma di un silenzio assordante, che fa quasi male. Perché nel 2020 in America ancora si muore, se sei nero.

#blackoutTuesday è un messaggio di solidarietà verso la comunità afroamericana (e verso coloro che negli Usa stanno combattendo l’ingiustizia sociale) che corre nelle ultime ore in rete perché è giunto il momento dell’ascolto e della riflessione.

Basta oppressione, basta razzismo e basta odio, basta morti come Floyd e basta respiri spezzati senza motivazione. Dall’Nba americana alle personalità dello sport e dello spettacolo, sulle bacheche si rincorre una lunga serie di foto nere, così come nel mondo del calcio, dove il Chelsea ha disegnato in campo la H di Humanitas, dopo un Liverpool fotografato in ginocchio a centrocampo e un Arsenal con la bacheca interamente schermata di nero.

Anche l’Italia in queste ore è teatro di #blackouttuesday: segnali inequivocabili sono giunti  – tra gli altri – da Dybala, Bernardeschi, Matuidi, Danilo, Candreva, Eriksen, Asamoah, dal Milan  (con le bacheche interamente nere) dalla Roma con un post contro il razzismo raffigurante un inchino di Juan Jesus, dal Toro, con la squadra altrettanto inchinata. E da alcuni giocatori del Napoli come Dries Mertens, Koulibaly, Ghoulam, Maksimovic, Ospina, Fabian Ruiz, Milik e il capitano, Lorenzo Insigne.

Nella speranza che, tra qualche tempo, quando si ritornerà a frequentare gli spalti, ci si ricordi di essere stati unanimemente uniti contro il razzismo e contro le discriminazioni di ogni tipo.

Ma la speranza è anche che la memoria – a questo punto – non diventi troppo corta, da ogni parte la si guardi e qualunque casacca si indossi. E che si possa condannare, senza se e senza, ciò che capita solitamente negli stadi di casa nostra, evitando di fingere, se è possibile, di non aver sentito nulla.

 

 

 

 

Comments (0)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su