
Una settimana per cambiare una stagione, gli obiettivi, il futuro
A Nyon il sorteggio amaro per gli ottavi Champions, dice Barcellona, quasi a concludere una settimana che porta alla mente la novella di Pirandello: la patente. Ognuno ha un sospetto, ma la certezza è sotto gli occhi di tutti. Un anno iniziato con l’infortunio di Milik, poi quello di Malcuit; a seguire le costole di Allan, Manolas e Mario Rui. Un Ghoulam che resta Lazzaro incapace di rialzarsi. Un anno iniziato con un’autorete choc di Koulibaly dopo che il Napoli aveva rimontato tre gol alla Juventus. Un rigore ‘truffa’ concesso a Mertens ed un rigore truffa concesso alla Fiorentina dal momento che Zielinski non poteva amputare il braccio. Un rigore non concesso contro il Cagliari; un rigore non concesso contro l’Atalanta: poi varie e eventuali. In mezzo ai guai, il top degli allenatori che per il mercato estivo aveva chiesto James Rodriguez .
Un guazzabuglio di colpe che divide la tifoseria che intanto ha perso la bussola. Intanto è arrivato il signor Gennarino Gattuso, famoso per il suo grintoso gioco quando difendeva i colori rossoneri, ancor famoso come ringhio, animo nobile con scorza dura dall’ugola d’acciaio. E poi?
E poi viene in mente come e quanto sarebbe stato utile Rino Gattuso, seduto accanto al suo amico fraterno Carlo Ancelotti se fosse stato impegnato nella fase di preparazione atletica e nello spogliatoio per dare entusiasmo, rabbia e cattiveria ad un Napoli spento e svuotato.
Ora Carlo Ancelotti è pronto per una nuova avventura in Premier dopo otto anni con una squadra in grande difficoltà che rischia di finire nella lotta per non retrocedere: andrà all’Everton dopo aver trovato un accordo con De Laurentiis, e, molto probabilmente siederà per la prima volta sulla panchina il 26 dicembre contro il Burnley. Attualmente la squadra è stata affidata a Duncan Ferguson, manager ad interim dopo l’esonero di Marco Silva e vecchia gloria dei Toffees e molte voci dicono che affiancherà Ancelotti in una strana panchina per tre: Davide a destra, Ancelotti al centro e Duncan a sinistra.
A Napoli Ringhio prova a urlare, ma al debutto, sono apparsi tutti ancora sordi, stralunati, impauriti e sarebbe interessante conoscere la risposta ad una domanda che mai sarà rivolta agli ammutinati: poteste tornare indietro, seguireste Ancelotti in ritiro?
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