“Stand Up, Speak out”: Storia e storie di sport e diritti civili negli USA
Colin Kaepernick, LeBron James, Serena Williams, Megan Rapinoe. E prima ancora Jack Johnson, Jackie Robinson, Jesse Owens, Althea Gibson, Muhammad Ali, Bill Russell, Kareem Abdul-Jabbar, Tommie Smith, John Carlos, Billie Jean King, Rubin Carter. Negli Stati Uniti i diritti civili trovano i loro portavoce nei protagonisti del mondo dello sport. Gli atleti americani sono sempre stati voci presenti e influenti nel dibattito politico, sociale e culturale. E lo sono a maggior ragione anche oggi, in un’epoca in cui i toni si sono inaspriti, facendosi sempre più estremi, violenti, divisivi, polarizzanti.
I fatti di cronaca degli ultimi anni hanno quasi ‘costretto’ gli sportivi a scendere in campo al fianco di minoranze discriminate che vedono restringersi diritti e libertà giorno dopo giorno. Sono icone globali , riconosciute e riconoscibili dei nostri tempi che hanno fatto della propria visibilità un mezzo per veicolare messaggi off the court, ‘salendo sulle spalle dei giganti’ del passato che, prima di loro, avevano scelto di schierarsi, di essere in prima fila per ottenere diritti e garanzie laddove non ce n’erano. Per fare la storia, non solo dello sport. Una storia in grado di sostanziarsi ciclicamente in nuove forme, nuove voci, nuovi volti. Per vincere la partita più difficile di tutte.
Stand Up, Speak out, un libro che in 200 pagine, intense ed avvincenti, racchiude una serie di storie che vanno ad intrecciare lo sport con le rivendicazioni sociali. I due giornalisti napoletani, Alessandro Cappelli e Claudio Pellecchia, dunque, mettono in evidenza l’importanza dello sport come veicolo di valori sociali. Se lo sport oggi è multiculturale e multirazziale lo si deve ai protagonisti delle storie presenti in questo libro. Storie di calcio, baseball, tennis, basket ed altri sport, in cui i protagonisti lottano e faticano ogni giorno per raggiungere i rispettivi successi sportivi ed allo stesso tempo per abbattere le barriere dei pregiudizi di genere, razza e classe sociale. In questo libro si parte dal passato, raccontando di Jackie Robinson, primo giocatore di colore della MLB (Major League Baseball), di Jesse Owens fenomeno dell’atletica leggera che vinse 4 medaglie d’oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936 sotto gli occhi di Adolf Hitler, di Billie Jean King che chiedeva la parità salariale tra donne ed uomini nel tennis degli anni ’60; fino a giungere agli idoli dei giorni nostri, raccontando di LeBron James, Serena Williams e Megan Rapinoe, che hanno abbattuto i pregiudizi sulla razza, sul genere e sui gusti sessuali, grazie al loro magnifico e cristallino talento sportivo.
Il libro è acquistabile in libreria ed online su Amazon, su Ibs e su tante altre piattaforme. Una lettura per nulla pesante, anzi, molto leggera, stimolante ed interessante che, attraverso il racconto delle discriminazioni che hanno subito tantissimi campioni nella storia dello sport, ci aiuta a riflettere su cosa siano il razzismo, il sessismo, il classismo e le altre piaghe sociali del passato e dei giorni nostri, purtroppo difficili da estirpare.
Giovanni Frezzetti
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