Contropiede Azzurro

“Napoletano? E famme’na pizza!” di Vincenzo Salemme

Vincenzo Salemme non è solo un attore ma ha all’attivo anche una serie di lavori letterari. Infatti, con L’Editore Baldini e Castoldi ha pubblicato recentemente l’ultimo suo libro che già dal titolo evidenzia quanto possa essere duro essere napoletani, perseguitati e vittime, a livello planetario, dei soliti stereotipi sui partenopei.

Spaghetti o tarantella…insomma, essere nati dalle nostre parti è spesso veramente difficile perché basta allontanarsi un attimo  – geograficamente – e ci si imbatte in una marea di luoghi comuni e di cliché: al napoletano piace il caffè bollente, cucina il ragù la domenica e frigge il capitone a Natale, sa raccontare barzellette, suona il mandolino, sa cantare perfettamente i grandi classici della canzone partenopea, ama molto la pizza, è un abile nuotatore. Ma come mai, si chiede Salemme, tutte queste pretese le subisce solo chi è partenopeo mentre chi nasce da un’altra parte è più libero?

È una domanda, questa, che percorre come un filo conduttore tutto il suo nuovo libro. Una confessione sincera che mostra un altro volto di Napoli e dei suoi abitanti: attraverso un viaggio negli stereotipi e nei luoghi comuni, soprattutto quelli più radicati nell’immaginario collettivo, egli narra di quanto sia difficile essere sempre e comunque all’altezza delle aspettative degli altri e quanto, invece, possa essere liberatorio rompere senza indugio ogni tipologia di preconcetto, per essere soltanto se stessi.

Una riflessione che, sebbene risulti forse a tratti anche amara, non perde mai la ricca ironia tipica e verace dell’eclettico artista napoletano, originario di Bacoli. Assolutamente consigliato.