Contropiede Azzurro

“Fútbol – Storie di calcio” di Osvaldo Soriano

“Quando Diego Maradona saltò davanti al portiere Shilton e gli fece passare con la mano la palla sopra la testa, alle Malvinas il consigliere municipale Louis Clifton avvertì il primo mancamento. Il secondo, più prolungato, si verificò quando Diego dribblò una mezza dozzina di inglesi e segnò il secondo goal per l’Argentina. Fuori un vento gelato spazzava le strade deserte di Port Stanley e le truppe britanniche in caserma ascoltavano, turbate, come il piccolo diavolo del Napoli stava rovinando la festa del quarto anniversario della riconquista di quelle che loro chiamano Falkland.” E’ l’incipit di una delle 25 piccole gemme partorite dalla penna di Osvaldo Soriano, e raccolte nel libro “”Fútbol – Storie di calcio”.

Giornalista e scrittore prolifico, Soriano è conosciuto al grande pubblico per il romanzo “Triste, solitario y final”. Ma Soriano è stato anche un grande amante del fútbol, come si dice in Argentina. E con la sua prosa elegante, ci fa vivere come pochi altri la magia del calcio sudamericano. D’altra parte, prima che cronista sportivo, lui il calcio l’aveva assaporato. Poi, un grave infortunio, che pose fine alla sua carriera. E che gli aprì le porte della scrittura.

E’ facile innamorarsi dei personaggi di Soriano. Romantici, e presi a pugni dalla vita, che calchino polverosi campi di periferia o il prato del Maracanà. E poi tutto ciò che c’è intorno al rettangolo di gioco: vicende politiche e personali che fanno da sfondo ai 90′ di partita.

Che si vinca o che si perda, il fútbol non è mai solo uno sport per Soriano. Allo stesso modo, per dirla come Mourinho: “chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio”.