Sul piatto 18 punti per la corsa Champions
Battere il Torino, guardare avanti, tenere gli occhi bendati sulla classifica e pensare che sul piatto ci sono 18 punti in gioco. Gattuso ha convocato tutti escludendo soltanto Manolas squalificato e Ospina infortunato, portando anche tre giovani della Primavera. Non cambierà musica a Torino, più o meno confermando la squadra che ha trovato il suo equilibrio.
La corsa Champions è iniziata da tempo ma ora, a tre punti da Milan (che deve giocare alle 20,45) e Juve, il timore di qualche sbavatura di fronte ad avversari di minore spessore tecnico esiste, eccome. Nella storia del Napoli si ricordano ‘stecche’ clamorose che alla fine hanno penalizzato il Napoli: l’auspicio è quello che brutte cadute come a Verona o a Sassuolo (5 punti), già vissute, appartengano al passato. Ma se il Napoli spingerà per il rush finale con l’obiettivo Champions, il Torino in piena zona retrocessione, a pari punti del Benevento e del Cagliari, deve giocare il tutto per tutto.
Davide Nicola, in conferenza stampa ha detto: “Squadra peggiore da affrontare? Credo di sì, dobbiamo scendere dal cavallo e combattere. Per me è un piacere se mi paragonate a Gattuso: ci accomunano la grinta e la voglia di non mollare mai”. E alla domanda sul modo di opporsi al Napoli, Nicola ha detto: “All’interno della stessa partita ci sono più partite e può cambiare tutto. Certe squadre non vanno solo attaccate ma anche contenute e questo fa parte del gioco. Noi dobbiamo fare il nostro e rispettare l’avversario, cercando di avere tanto equilibrio:servono palleggio e corsa, oltre al riposizionamento. Gli obiettivi sono differenti, ma vorrei rispondere colpo su colpo al Napoli”.
E di fronte il Napoli ritroverà Simone Verdi che in un passaggio svogliato a Napoli, né ha dato, né ha avuto, ma che potrebbe voler lasciare il segno. In formazione, Nicola dovrebbe affidare a Sanabria il compito di supportare Belotti, ma attenzione a quel Zaza in panchina che quando vede l’azzurro è come il Toro che vede rosso. Al centro un ragazzo che ha imparato a giocare sui campetti di Scampia e ora è pronto a esplodere. Un inizio carriera rallentato da un infortunio importante al piede destro e poi da un crociato. In prestito al Torino dalla Juventus, Rolando Mandragora che unisce qualità di palleggio e forza fisica è stato notato anche da Mancini che l’ha voluto in Nazionale e lui in Bologna-Torino (1-1) ha risposto con un „missile impressionante scagliato dal piede destro che si è infilato dritto all’incrocio dei pali.




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