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Su Juve-Napoli è guerra aperta: tutta colpa di quella maledetta partita col Genoa

Juve-Napoli è solo la punta dell’iceberg, da quella domenica 27 settembre la Serie A è piombata nel caos. Napoli-Genoa doveva essere una partita come le altre, invece, prima del fischio d’inizio, arrivano notizie di positività tra le file rossoblù: la Lega si esprime, si gioca. Il giorno successivo il caos diventa quasi tragedia: il Genoa annuncia altri positivi al Covid, fino a giungere al folle numero di 22, di cui 17 sono elementi della prima squadra. Due giorni dopo l’incontro, il martedì, i giocatori del Napoli vengono sottoposti a tampone: l’esito dice che sono tutti negativi.

La vicenda continua. I giocatori del Napoli sono sottoposti ad una violenza continua, dovendo sottoporsi a tamponi continui: il secondo giro dà ancora buone notizie, tutti negativi. Poi la svolta tra venerdì e sabato, nel terzo e quarto giro. Prima risultano positivi al Covid Zielinski eGiandomenico Costi, uno dei collaboratori di Cristiano Giuntoli; poi sabato arriva la positività di Elmas. Ecco che su Juve-Napoli piomba una nube oscura che prefigura un rinvio. Intanto, dopo il rinvio di Genoa-Torino, è intervenuta la Lega disponendo che le gare si giochino secondo calendario “purché il club abbia almeno 13 giocatori disponibili tra cui almeno un portiere”. Ma nello stesso comunicato si legge anche “fatti salvi eventuali provvedimenti delle Autorità statali e locali”.

Ed ecco che si arriva ad oggi, con quella frase “fatti salvi eventuali provvedimenti delle Autorità statali e locali” che getta ancora più caos su Juve-Napoli. Arriva la Asl napoletana che blocca la partenza degli azzurri per Torino e rilascia un comunicato: “la Asl Napoli 2 Nord – territorialmente competente per la residenza dei due atleti – comunica che sono state applicate le norme nazionali e regionali in merito alla gestione della pandemia. Sono state effettuate le indagini epidemiologiche, sono stati disposti i tamponi a familiari e contatti stretti, è stata comunicata la delega al medico sociale del Calcio Napoli per la gestione dei casi sospetti tesserati Napoli S.S.C. La Asl Napoli 2 Nord – come da procedura – ha poi comunicato alle altre Aziende Sanitarie, competenti per residenza, i nominativi dei contatti stretti dei calciatori positivi, al fine di mettere in atto la procedura di tracciamento e contenimento del contagio”.

Ancora non è finita qui. La Lega calcio si oppone: Juve-Napoli si gioca. In un comunicato viene confermata la partita per stasera alle 20:45. Il Napoli non ci sta e si appella alla disposizione ricevuta dalla Asl secondo la quale gli azzurri non possono recarsi a Torino in quanto è stato imposto l’isolamento fiduciario a tutti i tesserati, come chiaramente si legge in una mail della Regione Campania, contenente i nomi dei tesserati del Napoli, in cui si dice che “i soggetti destinatari della nota dell’Asl sono tenuti a non allontanarsi dal domicilio comunicato”.

Altro step. La Lega calcio attacca la società partenopea in quanto non avrebbe approfondito la possibilità di utilizzare l’iter del protocollo che prevede l’interruzione dell’isolamento per allenarsi e per giocare le partite. Ora si attendono decisioni definitive su Juve-Napoli. La guerra è iniziata ed è più accesa che mai.

Giovanni Frezzetti

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