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Rivoluzione in casa Milan, metà squadra cambierà aria

Un pareggio agguantato all’ultimo minuto, e con un autogol,  possono accelerare la rivoluzione in casa Milan. Solo qualche giorno fa, Gianluca Di Marzio dichiarava a Sky Sport: “Finché non c’è la firma materiale di un altro allenatore Pioli ha tutto il diritto di credere che i risultati possano aiutarlo a mantenere questa minima chance di rimanere. Ma l’accordo con Rangnick sappiamo esserci, non c’è la firma materiale, ma c’è“.

Anche rispetto al mercato – riporta il Milanista – le novità che arrivano sono diverse. Di stanotte, l’ultima novità riguarda Diego Laxalt. Il Milan, secondo quanto riporta SkySport, non vuole perdere tempo. Lo vuole vedere immediatamente alla Lokomotiv Mosca, per farne nascere dei guadagni immediati. E poi? E poi la difesa: sarà quasi totalmente rivoluzionata perché Rangnick ha già deciso chi mandare via. I cambiamenti in casa Milan in vista della prossima stagione saranno dunque molteplici. L’arrivo di una nuova guida tecnica viene ritenuto pressoché scontato ed è inevitabile che il nuovo allenatore voglia plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza. Ecco perché Rangnick imporrà alla società di tenere soltanto i giocatori ritenuti funzionali per il suo progetto tecnico.

Sono però giorni molto importanti per il Milan anche sul lato societario perché perché – secondo fonti della finanza inglese svelate da Repubblica –, la riapertura dei viaggi in Europa coinciderà con un importante incontro tra Bernard Arnault e Gordon Singer. Il gruppo LVMH, prima azienda europea e terza mondiale con un fatturato di 113 miliardi di dollari nel 2019 ha già smentito a fine gennaio l’interesse per il club rossonero e Singer  – come ricorda Calcio e Finanza – lasciò trapelare che non aveva alcuna intenzione di vendere, ma l’emergenza Coronavirus non ha comunque spento le voci sull’affare, che tornano ora a farsi vive. Il business principale è legato al potere commerciale e mediatico del calcio e al marchio del club, nella città della moda e del lusso. Quello parallelo nasce dall’apertura del Comune al nuovo stadio nell’area di San Siro: è un obiettivo di Elliott e del presidente Scaroni, ma con gli annessi spazi commerciali intriga anche altri potenziali acquirenti. Comunque le cifre su cui si ragiona  resterebbero le stesse: poco meno di un miliardo di euro – sottolinea Repubblica – per chiudere l’operazione.

Un cantiere aperto quello del Milan che spera di rientrare in Europa anche aggrappandosi all’autogol.

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