Skip to content

Rino Gattuso contro il Milan: come sfidare un figlio o un fratello

Dovrà guardare negli occhi Stefano Pioli per poter caricare gli azzurri contro il Milan. Come sfidare un figlio o un fratello. Pochi mesi fa appena ha lasciato quella “casa”, la “sua”, con la dignità di chi è libero e non lavora per arricchirsi. Senza padroni, Rino Gattuso è arrivato a Napoli per sua scelta. Dopo due, tre settimane avrà pure pensato “in che caos mi sono messo”; eppure non ha mollato. Questa sera attenderà i rossoneri, e distogliendo lo sguardo dalla maglia, penserà soltanto a come battere l’avversario. Su Tuttosport, Raffaele Auriemma ha raccontato quel che Gattuso ha detto alla squadra: “Ragazzi sarà una partita brutta assai”. E lo ha detto perché facendo un po’ di conti la squadra di Pioli, dopo la ripresa del campionato, è quella che con l’Atalanta ha ottenuto i risultati migliori. Tuttavia, al di là degli obiettivi del Milan in piena corsa verso un posto in Europa League, le sfide tra il Milan e il Napoli hanno sempre avuto un fascino speciale come l’incontro tra due grandi dame che al momento opportuno potevano tramare contro l’odiata Inter.

La storia è assai lunga ma partendo dall’anno dello scudetto azzurro è da ricordare un Napoli-Milan al bacio con Carnevale e Maradona a mettere in cassaforte e Virdis a macchiare appena la vittoria.

Nel campionato 88/89  il Napoli si prende la rivincita del 2-3 subito un anno prima sempre a Fuorigrotta con cui il Milan ipotecò lo scudetto.

Batti e ribatti con ricordi che si rincorrono fino ai protagonisti di quest’anno: Ancelotti e Gattuso giocatori e allenatori del Milan fino al salto in azzurro.

Stasera Napoli-Milan resta un big match, magari con il rimpianto di non sfidarsi per lo scudetto, né per un posto in Champions, ma per Gattuso è una partita tremendamente importante rispetto al passato e soprattutto al futuro. Ha preso in mano la squadra di un suo maestro che resta uno dei più grandi allenatori europei, in fase conclusiva della carriera che ha creduto nell’autogestione  del gruppo; è arrivato Gattuso a inizio di carriera con ottima gavetta, che ha saputo cogliere ciò che era stato seminato dal Maestro, tenendo in mano però la verga. Oggi deve provare a se stesso che sia la strada giusta. Non foss’altro, come prove di avvicinamento all’8 agosto.

LEGGI ANCHE:

Demme: “Napoli città fantastica e c’è tanto calore”

Il presidente della Juventus pensa a un nuovo organigramma per silurare Sarri

Sarri non rischia lo scudetto ma la credibilità

Comments (0)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su