Si avvicina la ripartenza della Serie A. La ripresa del campionato è infatti fissata al 22 giugno, quindi tra due settimane. Per questo motivo, da oggi, siamo ufficialmente entrati nella “red zone“, la zona rossa. Nel caso di un calciatore o un membro di uno staff tecnico positivo al tampone, infatti, sarà obbligatoria una quarantena di 14 giorni, che inevitabilmente farà slittare almeno una partita, con un effetto domino su tutto il campionato.
La misura è parte del complesso protocollo elaborato dalla FIGC per prevenire il propagarsi del virus. A cominciare dall’arrivo allo stadio: arbitri, squadra ospite e squadra di casa arriveranno a distanza di un quarto d’ora. Saranno disponibili distributori con gel antibatterico negli spogliatoi e in diversi punti degli stadi. Calciatori e arbitri avranno bottiglie e attrezzatura specifica e strettamente personale. Tutti gli spogliatoi saranno sanificati prima e dopo il match.
Anche per quanto riguarda i comportamenti sul terreno di gioco vi saranno alcuni accorgimenti. Sarà infatti vietato ai calciatori di avvicinarsi a più di un metro e mezzo dagli ufficiali di gara: sarà la fine delle proteste. Abolita anche la tradizionale stretta di mano prima del calcio di inizio. Inoltre, i giocatori dovranno astenersi dallo sputare durante la partita.
Misure forse vanificate dall’inevitabile presenza, nel corso dei match, di contrasti, “ammucchiate” in area di rigore, barriere sui calci di punizione.
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