
L’Inter continua la polemica sulle date di Coppa Italia. Intanto è stato proposto al governo di partire il 12 giugno
Acqua agitate in casa Inter, monta la polemica al centro Suning, tutto si concentra per le date delle semifinali e finale di coppa italia non è andata giù ai dirigenti interisti.
Nell’ultimo consiglio di Lega il presidente Dal Pino ha messo ai voti la proposta dei nerazzurri che era stata bocciata. Nella riunione però si è cercato di venire incontro alle esigenze dell’Inter, abolendo i tempi supplementari in caso ce ne fosse bisogno. Dunque, dopo i novanta minuti, in caso di parità, si andrà direttamente ai calci di rigore. Inoltre, è stato chiesto al governo la possibilità di anticipare le semifinali di un giorno, in modo da non accavallare troppo le gare che i nerazzurri dovranno disputare.
Anche Milan e Juventus, in modo più blando, avevano polemizzato per la questione date, ma a sferrare l’ascia di guerra contro il palazzo è stata poi solo l’Inter. Infatti, in modo provocatorio la dirigenza nerazzurra ha minacciato che al San Paolo farà scendere in campo la Primavera. Spettatore interessato è senza dubbio il Napoli che dovrà affrontare i nerazzurri forte del buon risultato dell’andata, da cui ne è uscito vittorioso con la perla di Fabian Ruiz.
Ci aspetteranno ancora giorni ricchi di polemiche e discussioni, ma alla fine ci si augura che prevarrà il buon senso, i dirigenti lavoreranno intensamente per trovare la quadra della situazione. Certo è che in queste condizioni particolari ognuno dovrà dare il proprio contributo alla soluzione del problema calendari.
Salvatore Colella
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