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Crollo Juventus ma l’obiettivo resta la Champions

Fiorentina-Juventus: che incroci domenica scorsa al Franchi, tra passato e presente, tra scelte di ieri e di oggi. Ormai stabilmente in panchina Dusan Vlahovic può contare e ricontare il lauto stipendio che incassa per fare da spettatore, lui che un dì fu acquistato per 80 milioni di euro. In campo Nicolò Fagioli e Moise Kean,  con la  maglia viola, hanno gridato vendetta risultando tra i migliori in campo.

Sette gol in due giornate di campionato suonano come  ‘ vile, tu uccidi un uomo morto’ e Thiago Motta viene salvato dalle parole di Cristiano Giuntoli che dice: “ Noi tutti insieme ne vogliamo uscire, siamo ancora convinti che sia un progetto valido e abbiamo tutti il tempo, in maniera lucida, di analizzare bene le cose. A caldo dobbiamo ritrovare equilibrio, che poi è quello che ci dà quel briciolo di spensieratezza per fare tante cose che in passato abbiamo fatto. L’obiettivo da conquistare è la qualificazione alla Champions League e questa squadra è ancora in corsa”.

Dunque Giuntoli tenta di portare serenità in uno spogliatoio dove il gelo impedisce qualunque rapporto ancor meno un dialogo tra l’allenatore e i giocatori. Sul finire della partita, qualche sito già scriveva dell’esonero di Motta e ai microfoni SKY, alla domanda diretta circa la possibilità di dimettersi, l’allenatore ha risposto piccato: “Sarebbe troppo facile farlo. Mi sento massimo responsabile ma a me non piacciono le cose facili”.

Mai tanto gradita e utile, la sosta del campionato in casa Juve per riavvolgere il nastro e puntare a quel 4° posto che rappresenta una bombola d’ossigeno. Sul portale TuttoJuve.com si legge: “Il mercato orchestrato da Cristiano Giuntoli, Football Director della Juventus, per tagliare con il passato e creare un nuovo progetto con Thiago Motta in panchina ha avuto costi davvero altissimi in relazione ad una stagione fin qui avara di soddisfazioni.

La Juventus, infatti, ha speso quasi 400 milioni di euro (considerando anche le cifre da spendere per gli eventuali riscatti di alcuni giocatori in prestito) per allestire la rosa attualmente a disposizione del tecnico italo-brasiliano: solo la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, obiettivo minimo dei bianconeri, potrà evitare tagli e un grosso ridimensionamento, a livello di costi, certo, ma anche tecnico. “

Per ora c’è stato un chiarimento tra il tecnico e i dirigenti riuniti a pranzo nel tentativo di scongelare tensioni e rinnovare la fiducia a tempo determinato: ma Juve-Genoa sarà un altro test da superare mentre la dirigenza prepara un piano B.

 

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