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Oronzo Canà conquista l’Inghilterra

Ebbene sì, ancora una volta gli inglesi celebrano un allenatore italiana. Ma, questa volta non si tratta dei “veri” tecnici, ma di Oronzo Canà, personaggio interpretato da Lino Banfi nel film “l’allenatore nel pallone”. Ad elogiare il film ed il personaggio ci ha pensato il prestigiosissimo Guardian. Non un giornale qualsiasi, ma uno dei più venduti ed autorevoli quotidiani al mondo. Ma qual è il motivo per cui il famoso tabloid inglese apre la pagina sportiva di dedicandola ad Oronzo Canà ed alla sua mitica Bi-zona ed al suo 5-5-5?

Il film con Banfi viene definito come una specie di modello per un movie inglese intitolato “Mike Bassett: England Manager”. La trama è simile, il protagonista è un improbabile allenatore che dal nulla arriva a dirigere una squadra di alto livello. Gli inglesi si sono spinti oltre però: mister Bassett giungerà ad allenare l’Inghilterra. Anche lì viene messo in evidenza un calcio marcio, con i suoi difetti. Dal calciomercato, alle partite truccate, ai soldi in nero, agli affari loschi. Nell’articolo del Guardian viene raccontata la famosa scena che tutti abbiamo impressa nella mente: “la ricordate la scena del commendator Borlotti? Sono riuscito ad avere i tre quarti di Gentile e i sette ottavi di Collovati, più la metà di Mike Bongiorno. In conclusione, noi abbiamo ottenuto la comproprietà di Maradona in cambio di Falchetti e Mengoni”.

La lettura che il tabloid inglese dà al film non è per nulla caricaturale, anzi è positiva ed educativa: “Entrambi i costituiscono una piccola parte del mio patrimonio culturale, e fino a poco tempo fa ne conoscevo solo uno” scrive Bandini, il giornalista del Guardian. Dunque, Oronzo Canà ha contribuito a fare grande il calcio, svelando i suoi giochetti e ripulendolo (nel sequel del film i giornali definiscono Oronzò Canà “il detersivo della Serie A”). Con stupore di molti, dall’articolo emerge che il film ed il personaggio Canà erano avanti, hanno anticipato i tempi e grazie a ciò si sono guadagnati l’Olimpo di uno dei più prestigiosi giornali inglesi.

Giovanni Frezzetti

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