
‘O surdato nnammurato accompagnava il Napoli verso la quarta Coppa Italia
Torna il Napoli, torna nella storia, conquistando allo Stadio Olimpico la sua quarta Coppa Italia, primo trofeo dell’era De Laurentiis, battendo la Juventus con due gol di scarto. Rivedere quella partita sarebbe un obbligo per chi volesse limitarsi a ricordare perché i sussulti del cuore ancora risentono delle emozioni che quella partita suscitò. Inizio esaltante del Napoli che potrebbe chiudere il primo tempo per 3-0, anche se Borriello tenta di insidiare con un tiro da 20 metri che sfiora la porta difesa da De Sanctis.
Nel secondo tempo il Napoli scende in campo con l’audacia dei guerrieri ma, la Juve di Antonio Conte – sempre uguale a se stessa – sembra aspettare la fine della sfuriata. Eppure il diavolo bianconero non immagina che una innocua rimessa laterale di Campagnaro giunga in area dove tre bianconeri si fanno dribblare a serpentina da Lavezzi che Storari è costretto ad abbattere. Ri-Go-Re. Batte Cavani; il Presidente De Laurentiis mette le mani sul volto senza neanche sbirciare. Le allontana dal viso solo all’urlo dell’Olimpico. Era appena il 63°, e Antonio Conte sbatte in panchina Del Piero.
I tifosi partenopei fanno la loro parte con fischi assordanti e fumogeni. Il Napoli sa che la Juve reagirà e s’intimorisce: Mazzarri fa segno di avanzare, ma Pepe, subentrato da poco, all’82° potrebbe pareggiare se De Sanctis non riuscisse a trovare nella sua testa l’immagine dello scorpione, quando –chissà come – si ritrova in caduta ma con un piede alzato che intercetta il tiro velenoso. Avanti, avanti – fa Mazzarri – e Pandev, in contropiede, trova Hamsik che in diagonale trafigge di nuovo la Juve.
Ora spazio alla gioia, al bacio alla Coppa: dopo 22 anni torna in cielo l’urlo di felicità. Il Napoli torna a vincere!
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