Contropiede Azzurro

NAPOLI – Troppi vogliono andar via e Spalletti tace

Potrebbe nascere un Napoli fortissimo e competitivo quello che il 14 agosto debutterà in campionato e il 6 settembre in Champions. In attacco due frecce assicurate a sinistra e al centro; un’altra esterno basso; un centrocampo con Anguissa e Lobotka sicuri. A destra Di Lorenzo che è una certezza e in difesa Rrahmani e Juan Jesus.  Il resto? Il resto è mercato con Politano e Ounas che chiedono la cessione; Koulibaly e Fabian che non rinnovano; Petagna che sembra una pedina di scambio; Demme molto deluso,  e, dulcis (non proprio) in fundo,  David Ospina tra i desaparecidos.

Il Napoli è in fase di costruzione e dunque siano sospese tutte le valutazioni o critiche fino al 1° settembre,, tuttavia il tifoso partecipa alla logica che comporrà il Napoli.  La sensazione che in tanti vogliano andar via non è positiva e l’ipotesi che alla fine potranno restare alcuni, oggi già con la valigia, fa pensare ad uno spogliatoio poco sereno.

Lorenzo Insigne e Dries Mertens sono stati negli anni gli scugnizzi pronti ad aggregare con musica, scherzi, arrabbiature, battute, cene: tutto  in un’atmosfera “leggera” che univa e fortificava. Quello che preoccupa, in questo momento di costruzione, è l’atmosfera di distacco e di gelo che potrebbe avere conseguenze immediate nella risposta del pubblico. Tanti club possono già contare su una campagna abbonamenti di grande successo perché i tifosi hanno risposto: “presente”. A Napoli i tifosi sono lontani e diffidenti: il Napoli costa soldi e un coinvolgimento emotivo che il Presidente De Laurentiis mai ha saputo tradurre in vil moneta così viene visto come Paperon dè Paperoni che aspira ai massimi sistemi non considerando i piccoli sistemi. Intanto da Luciano Spalletti arriva il silenzio di chi sin dallo scorso anno cercava di tutelare un patrimonio che va sempre valutato nel suo insieme e nell’armonia che si riesce a creare.  E forse teme che i pilastri su cui intendeva partire possano essere ceduti o meno solidi.