Contropiede Azzurro

Napoli, ultimi cinque chilometri

Tra tanti rinvii, proteste, ipotesi e dubbi, l’unica certezza è Napoli-Torino in un Maradona che si prepara a stupire ancora una volta. Al lavoro le curve per una coreografia che aggiungerebbe immagini al film che De Laurentiis prepara per questa stagione memorabile. Per Napoli – Fiorentina la curva A apparve con “anema” e la curva B con “core” in un’atmosfera da brividi. Si può ancora sorprendere? La voglia di essere vicini ai guerrieri napoletani si manifesta in tanti modi e i tifosi vogliono essere il 12esimo uomo in campo in tutti i modi possibili. “Vogliamo vincere” com’è nella natura di tutte le tifoserie – tutte –  che possono diventare anche invadenti come chi ama.

E allora Napoli-Torino con i problemi ormai soliti per gli infortunati di turno. Non recupererà Buongiorno che pur accelerando non può essere pronto per domenica; non recupera Juan Jesus già conoscendo la diagnosi; ma non recupera neanche David Neres per il quale gli accertamenti strumentali hanno confermato una lesione distrattiva del soleo della gamba sinistra che in pratica significa uno stop di due, tre settimane se tutto va bene. Si scenderà in campo alle 20,45 già sapendo il risultato di Inter-Roma che in ogni caso crea una pressione che può dare sprint o timore.

Dunque toccherà stringere i denti perché dopo 33 chilometri di corsa, primi ex equo e con l’arrivo a vista, non si può piegarsi sulle gambe. Non si può.

Toccherà quindi a Conte valutare un 4-3-3 con Spinazzola o un molto meno probabile Okafor, oppure puntare su Raspadori che a Monza ha dimostrato d’essere in gran forma. Ieri, dopo due giorni di riposo, Castel Volturno ha rivisto all’opera gli azzurri che dalle 18,30 in poi potranno seguire sia il Torino impegnato contro l’Udinese che l’Inter impegnata in semifinale con il Milan.