
Napoli – Az il giorno dopo, anche Gattuso non ha ascoltato se stesso
Napoli – Az il giorno dopo per ripercorrere il brevissimo inizio di campionato del Napoli e trovare un indizio per capire la prestazione di ieri. In particolare è bene ricordare le parole di Rino Gattuso dopo la vittoria esaltante ottenuta contro il Genoa per 6-0. Chi ama il calcio non esulta più di tanto per le goleade, ma in quella partita il tecnico a fine del primo tempo ebbe paura e le dichiarazioni lo confermano: “ Il 6-0 è bugiardo. – disse Gattuso – Se Zielinski al 46° non segna, penso ad un altro centrocampista per tornare al 4-3-3. Con questo sistema è normale che qualcosa concedi. A tratti abbiamo mancato di equilibrio e sicuramente dobbiamo migliorare”.
Tale analisi avrebbe quindi dovuto tradursi in pratica con la partita con l’AZ: secondo la sua logica avrebbe potuto e dovuto riequilibrare prima ancora dello svantaggio e ancor più dopo. Al 12° – senza Insigne – in una dormita generale, il Napoli ha subito 60 secondi di gioco con gol finale. Né per 37 minuti il Napoli ha saputo ribaltare il risultato, se non con i gol, almeno con il gioco.
La seconda questione riguarda la scelta del portiere: Arne Slot sfodera un catenaccio che chiama “costruzione dal basso”, ovvero affida, quando possibile, il lancio lungo al portiere all’’esterno opposto che riceve libero fra le linee. Secondo la logica di Gattuso non sarebbe stato il caso di affidare a Ospina il compito per una folata possibile?
Nessuno vuol fare l’allenatore improvvisato, ma se Gattuso vede dove e come intervenire quando la partita alla fine si conclude con una grande vittoria, perché non ha seguito il suo istinto? Una contraddizione inspiegabile che ha condannato il Napoli a partire in salita in una competizione che ci vede (va) favoriti.
E se Mertens l’avesse messa dentro? Il Napoli probabilmente avrebbe forzato il fortino e avrebbe segnato altri due gol con il risultato che ancora una volta si sarebbe sorvolato su un punto importante che Gattuso stesso ha più volte ricordato.
Non basta dire “è mancata quella cattiveria negli ultimi 10 metri, ma non gli rimprovero nulla. Siamo stati un po’ sterili, abbiamo preso un tiro e l’abbiamo pagato caro, più di quello che dovevamo”. Non basta
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