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Lukaku, un altro belga-napoletano

Ai microfoni di Radio CRC, Romelu Lukaku ha raccontato della sua napoletanità: “Dries Mertens mi raccontava come viveva tutto questo, ero preparato, ma viverlo è stato molto di più.  Senti proprio l’amore della gente, la passione, e per i giocatori è una spinta incredibile per dare tutto in partita. E anche in trasferta tanti tifosi ci seguono. E’ una sensazione unica.”

Romelu sembra tornato dal Belgio con una carica in più, e non è chiaro se sia stato il Napoli (o Napoli) a dare energia a Lukaku nel suo Belgio o sia stato il Belgio a far tornare un belga-napoletano. Un vantaggio comunque per Rudi Garcia che ha trovato in Lukaku un grande motivatore oltre che un goleador. Il Belgio sconfitto all’andata per 2-0 con l’Ucraina ha trovato il riscatto nella gara di ritorno (3-0)  con una doppietta del belga che a fine partita ha radunato i compagni con un augurio: “Torniamo ai nostri club ma per vincere un titolo”.

E dunque anche Lukaku come Neres crede nella forza del gruppo e di quel che questo può raggiungere, ben consapevole che l’Inter sia la squadra favorita. “Ma noi vogliamo prenderci una rivincita; nessuno si aspettava che ci saremmo trovati in questa posizione ma ora ci siamo e dobbiamo continuare a lavorare duramente. Per realizzare i propri sogni bisogna dare tutto ogni giorno ed essere pronti a qualsiasi sfida”.

E’ molto più  di un messaggio quello di Lukaku che ha sentito l’amore dei tifosi che oggi credono in lui dopo aver imparato a conoscerlo come punto di riferimento di tutto un reparto: è molto più di un messaggio, quasi un’invidia per i compagni che hanno già provato l’ebbrezza della vittoria. Anch’io.

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