Contropiede Azzurro

Lorenzo è pronto all’assalto dei 36 punti in palio, e non solo…

Primi giorni di normalità, o quasi, e Lorenzo Insigne scalpita e indica ai suoi la strada per tentare l’assalto al campionato che potrebbe riservare molte sorprese. Si ripartirà il 13 o il 20 giugno come se si affrontasse un nuovo campionato e Lorenzo, dopo aver rischiato la fascia da capitano nei momenti bui di questo campionato, è diventato ora il vero trascinatore.

Sin dai primi giorni, sin dai primi scatti, Rino Gattuso ha trovato in Lorenzo l’alleato perfetto, lo psicologo dello spogliatoio e la guida in campo. Scherza quando è necessario,  stimola con lo sfottò, ma lavora più degli altri. 28 anni sono ancor pochi per togliersi molti sfizi, ma sono anche tanti per esperienza vissuta accanto a top player. Da napoletano ha vissuto sulla propria pelle, come Paolo Cannavaro,  che cosa significa la locuzione nemo propheta in patria, ovvero nessun profeta è bene accetto tra la sua gente che lo ha visto crescere. Il tiro a giro era diventato la sua croce pur dopo prestazioni e assist di buon se non ottimo livello.

 

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Forse il momento peggiore si è rivelato l’incontro con Ancelotti, poi la scelta di Raiola quale agente che hanno allontanato ancor più lo scugnizzo pronto al divorzio dal Napoli. Mai scommettere però con un profeta che con Rino Gattuso ha ritrovato la voglia di stupire e divertirsi. E’ tornato in campo dopo la quarantena pronto all’assalto di 36 punti in palio partendo da un sesto posto a 39 punti; pronto all’assalto della gara di ritorno, semifinale di Coppa Italia, gara vinta in quel di San Siro con Lorenzo in panchina; pronto alla gara di ritorno con il Barcellona che non potrà essere spinto dai 99mila del Nou Camp con porte sbarrate.

Vola Lorenzo: hai fatto pace con te stesso, con il pallone, con il tecnico. Hai fatto pace con i tuoi tifosi.