Il 12 marzo la Liga si fermava. Una sospensione per due turni, che 11 giorni dopo sarebbe diventata “a tempo indeterminato”. Nonostante l’epidemia di Covid-19 abbia duramente colpito la Spagna (+27.000 decessi), il sistema-calcio si è mosso in fretta per poter ripartire.
Già stasera si ricomincia. L’orario, molto “spagnolo”: alle ore 22. E la partita è di quelle sentite: Siviglia-Betis, il derby della città andalusa. I 14 punti di vantaggio del Siviglia difficilmente saranno un fattore, considerate le porte chiuse e la forma fisica tutta da valutare dei 22 in campo. In più, per recuperare il tempo perduto, il Presidente della Liga Javier Tebas ha varato un calendario molto rigido: si giocherà ogni giorno per i prossimi 8. Il Barcellona capolista è atteso dal Maiorca sabato 13 alle 22, mentre il Real Madrid ospiterà l’Eibar domenica alle 19.30.
Il bicchiere mezzo pieno di questa situazione a dir poco particolare riguarda gli infortunati. Molti giocatori, rassegnati a non terminare la stagione, sono stati rimessi clamorosamente in gioco. Suarez, Asensio, Hazard, Morata: la lista è lunga, e include Fernando Reges, punto fermo del Siviglia di Lopetegui. A loro – come a tutti i club, è stata data, quest’anno, una seconda possibilità.
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