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L’ex azzurro Dossena: “Il Napoli con Sarri era una squadra perfetta!”

Andrea Dossena, ex terzino sinistro del Napoli, ha parlato ai microfoni di ItaSportPress della sua avventura in azzurro. Per prima cosa, Dossena si è soffermato sulla stagione 2010-2011 in cui il Napoli ha accarezzato il sogno scudetto:

“Più forte di così non potevamo andare. Per la prima volta dai tempi di Maradona il Napoli è tornato in Champions. Abbiamo vinto la Coppa Italia nella stagione successiva che era l’unico trofeo realmente raggiungibile. Nel 2011 siamo riusciti a contendere il campionato al Milan fino a 6 giornate dalla fine. L’anno dopo c’era la Juve di Conte e non c’è stata storia. Comunque quel Napoli ha permesso alla società di comprarsi Higuain con la vendita di Cavani. È stato un continuo crescendo. Basti pensare che il monte ingaggi di allora era di 60 milioni. Tornando alla domanda iniziale, sicuramente ad aprile ognuno di noi pensava al sogno tricolore prima di andare a dormire. Vincere uno scudetto a Napoli è impagabile. Saresti nella storia. Ma noi eravamo come una Golf che va alla velocità della Mercedes. Sapevamo che al primo passo falso avremmo perso contatto con il Milan. Abbiamo ribaltato 4-3 la Lazio e nelle due domeniche successive abbiamo perso contro Udinese e Palermo. Lì abbiamo capito che era finita. Inoltre abbiamo commesso un’ingenuità nello scontro diretto contro i rossoneri. Avevamo giocato col Villarreal in Europa League il giovedì. Siamo tornati di notte e il sabato siamo ripartiti per Milano. Parlando con Mazzarri abbiamo concordato che il nostro è stato un peccato di inesperienza. Saremmo dovuti tornare a Milano subito, senza far tappa a Napoli. Psicologicamente avevamo subito anche l’eliminazione in coppa perché avevamo giocato bene. Ma in generale eravamo davvero stanchi”.

Dossena si è poi soffermato sullo spogliatoio che c’era in quella stagione:

“Dico solo che eravamo metà italiani e metà sudamericani. Si è creato un grande gruppo allegro e spensierato. Basti pensare che Marek è sposato con la sorella di Gargano. Certo quando vinci era sempre più facile stare bene”.

In conclusione il terzino ha parlato della tipologia di calcio che gli piace:

“Tornerei nel Napoli di Sarri, che secondo me è la perfezione fatta squadra. Poi c’è Klopp che pratica un gioco che mi piace. Quando l’ho visto, mi sono chiesto se non sarebbe potuto arrivare prima a Liverpool, quando c’ero anch’io. È un allenatore che finora non ha mai sbagliato un anno. Qualcosa vorrà pur dire…”.

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