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Lettera a Lorenzo Insigne, d’amore e non di addio…

Lettera a Lorenzo Insigne, d’amore e non di addio…

Lettera a Lorenzo Insigne, d’amore e non di addio…

“Caro Lorenzo,                                                             

purtroppo siamo giunti ai titoli di coda dello straordinario film che hai interpretato da protagonista nei tanti anni di permanenza in “azzurro”. Ma poiché gli addii sono quasi sempre tristi ho preferito salutarti con una lettera non di addio ma di… arrivederci. E già, perché se è vero che a breve andrai ad arricchirti in Canada per qualche anno, sono certo che presto farai ritorno nella tua Napoli, tra la gente che ami e che ti ha sempre amato.

Ti seguivo già quando, giovanissimo, incantavi tutti gli addetti ai lavori giocando con la maglia della Primavera azzurra. Ma il mio “amore”, quello vero che si prova per un “predestinato” della propria terra, nacque ai tempi del Pescara di Zeman. Quando, in coppia con Immobile e con Verratti in regia, mi deliziavi con le tue splendide giocate da campioncino in erba. Una su tutte il famoso “tiraggiro”, divenuto poi il tuo marchio di fabbrica a livello internazionale.

Ebbene da allora di tempo ne è passato tanto, ma la mia ammirazione nei tuoi confronti è sempre la stessa. Soprattutto ora che sei vittima di critiche feroci per l’eliminazione dell’Italia dai mondiali. Sembra quasi che per alcuni avvoltoi dell’informazione sportiva sia solo tua la colpa della disfatta e non della tragica condizione in cui versa l’intero sistema calcio italiano. Ma poiché non ci sto a questo sporco gioco al massacro, con queste poche righe voglio manifestarti la mia più sincera solidarietà in un momento così delicato per te.

Tra otto partite non sarai più un calciatore del Napoli e non puoi capire quanto la cosa mi rattristi. La tua è stata una scelta che, pur non condividendola da tifoso, comprendo e rispetto. Per questo ti auguro con tutto il cuore un finale di carriera strepitoso a Toronto, dove sono sicuro che saprai portare in alto il nome della tua cara Napoli.

Ma, come detto poc’anzi, dovrai scendere in campo con la maglia azzurra per altre sette partite. Sette finali che potrebbero portare a traguardi eccezionali sia te, sia il Napoli del quale sei a pieno titolo il Capitano. La squadra e il mister hanno assoluto bisogno di te, di quel “Magnifico” calciatore che sei e che sarai per sempre. Ma anche tu hai bisogno di loro se vuoi davvero lasciare un ricordo indelebile nel cuore di tutti tifosi partenopei. Per riuscirci, però, dovrai dimenticare critiche e delusioni e questo è il momento giusto per farlo, alla vigilia della scorbutica partita con L’Atalanta.

A Bergamo mi aspetto di vedere undici leoni in campo e tu dovrai essere il loro capobranco. Dovrai dare l’esempio e lottare con tutte le tue forze fino al novantesimo, così da uscirne con un risultato positivo, magari ottenuto con uno dei tuoi gol da favola che metterebbe una pietra tombale sulle delusioni degli ultimi tempi. Ma soprattutto, caro Lorenzo, mi aspetto che sul tuo viso da scugnizzo furbo e intelligente torni quel bel sorriso con il quale quale mi ammaliasti tanto tempo fa…

Con affetto, Roberto Rey”

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