Attraverso una nota ufficiale, la Lega Pro ha comunicato di aver ricevuto la rinuncia a partecipare ai play off, entro il termine di oggi alle ore 19 previsto dal CU 209 FIGC, dai seguenti club: Arezzo, Modena, Piacenza, Pontedera, e dalle due undicesime classificate, Vibonese e Pro Patria, che sarebbero potute subentrare in luogo della vincente di Coppa Italia.
Questa decisione ha amareggiato il presidente della Lega Pro Ghirelli che ha rilasciato una lunga dichiarazione riportata da gianlucadimarzio.com:
“Le sei squadre che hanno detto di no? Partiamo da un dato, si poteva rinunciare a prendere parte ai playoff. Ci dispiace, ma il fatto che molti abbiano davvero rinunciato è la conferma di come la Serie C aveva ed ha un problema. Ci si è chiesti se questo sia un campionato professionistico oppure no, ma la verità è che i campionati professionistici d’Italia sono ben 3 e per composizione, a livello economico e a livello di club, è inevitabile che ci siano delle differenze. E queste rinunce non sono altro che una conseguenza diretta di ciò. Il tabellone? Lo annunceremo il 27 giugno, dopo la finale di Coppa Italia. Non ci saranno spettatori, mentre lo scorso anno tutti gli stadi erano sold out di questi tempi. Sarà tutto un po’ diverso…”.
“Forse – ha spiegato Ghirelli – Ho commesso un errore: dire no ai ripescaggi è stato sbagliato, ma volevamo evitare di avere troppe squadre da distribuire nei 3 gironi (era stato contestualmente previsto il blocco delle retrocessioni, ndr). Da lì è nata la questione della lettera, una lettera che ha impedito che un rapporto di dialogo con le altre parti venisse a instaurarsi come avrebbe dovuto. Serie C a 20 squadre con girone unico? Questo campionato ha una particolarità: quando si fa un’innovazione, si deve ragionare sull’impatto sociale che da questa deriverebbe. La nostra esperienza è unica nel mondo, siamo la terza divisione più forte del mondo e tutto ciò deriva dalla nostra storia dei Comuni. La bellezza dei playoff sta tutta lì, nell’originalissimo confronto tra grandi piazze affamate di calcio. Con un girone unico, tutto ciò verrebbe meno. Final Four? Fatta eccezione per semifinali e finali, che prevedono tempi supplementari e rigori, si giocherà sempre”.
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