
Verso Lecce – Napoli
Non sarà facile isolare la squadra da una pressione solo apparentemente silenziosa. Il Napoli giocherà sabato alle 18 e l’Inter alle 20,45 e mai si capirà se sia un vantaggio o uno svantaggio giocare prima o dopo. L’unica forza resta il gruppo che sabato sarà chiamato ad un esame ancor più difficile in una città e in uno stadio dove è palpabile il dolore per la scomparsa di un amico. E a quell’amico, a Graziano Fiorita, l’US Lecce vorrebbe dedicare una vittoria. Marco Giampaolo ritroverà Nikola Krstovic e Medon Berisha che non hanno partecipato alla trasferta a Bergamo perché squalificati. Una boccata d’ossigeno considerando che il montenegrino è il capocannoniere con 10 gol e non dimenticando Rebic che ha fornito una prova positiva contro l’Atalanta. E tanto si aspetta Giampaolo anche da Berisha, classe 2003, che potrebbe diventare un faro nel cuore del campo: mezzala o play, conosce i tempi di gioco e ama verticalizzare.
La classifica del Lecce non consente di abbassare la guardia anche con un gradino in più verso la salvezza: sabato, quando scenderà in campo, sarà a conoscenza del risultato Torino-Venezia giocata venerdì, ma dovrà attendere la domenica per sapere il risultato di Empoli-Lazio.
In casa Napoli dopo il forfait di Alessandro Buongiorno che molto probabilmente ha concluso in anticipo il campionato, Antonio Conte potrà valutare se Anguissa e Lobotka abbiano smaltito la botta e siano pronti per scendere in campo. Ormai, lo stesso Conte, terrà stretto tra le mani un cornetto da quando prepara un assetto tecnico e un inciampo dell’ultima ora lo costringe ad altra soluzione. Anche per la prossima dovrà valutare se schierare Rafa Marin con Rrahmani al centro, oppure Olivera centrale con Spinazzola esterno per un 4-4-2 che preveda Raspadori di supporto a Lukaku. E’ ancora presto avendo altri due giorni di allenamento e mai dimenticare le parole di Conte: ” Sappiamo affrontare l’emergenza”
Comments (0)