Come già avviene in Inghilterra, anche in Italia potrà accadere che il 30% delle entrate di un calciatore arrivino dallo sfruttamento dei diritti di immagine. Ad esserne convinto è l’ex marketing manager della Juventus Carlo Diana, fondatore insieme a Davide Lippi dell’agenzia Reset Group. Agenzia che è una delle poche in Italia a saper gestire tutte le attività dello sport marketing. A tal proposito Diana ha rilasciato alcune dichiarazioni, pubblicate in questi giorni dal sito “Calcio & Finanza”, e delle quali riportiamo alcuni stralci:
“…In Italia, salvo rarissime eccezioni, il peso della retribuzione legata alla prestazione sportiva si aggira ancora attorno al 90% delle entrate complessive, anche per calciatori con una grande visibilità come quelli stabilmente nel giro della Nazionale. Eppure, come dimostra il caso di Giorgio Chiellini, affidandosi a dei professionisti seri del settore, anche in Italia è possibile ottenere risultati in linea con quelli dei mercati più evoluti, come quello inglese o americano…”.
Attraverso Reset Marketing, una nuova società specializzata nello sport marketing, Diana e Lippi intendono proporre i propri servizi anche a quei calciatori che non fanno parte della scuderia di Reset Group. “…Finora in Italia gran parte dei calciatori sono riusciti a monetizzare la propria visibilità solo attraverso accordi commerciali con i tradizionali sponsor tecnici… Non c’è bisogno di essere Cristiano Ronaldo per andare oltre questo genere di accordi commerciali. Per farlo, tuttavia, bisogna avere al proprio fianco qualcuno che sappia riconoscere quali sono le potenzialità commerciali di un calciatore…”.
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