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La Juventus è la prima finalista

Scendono in campo le squadre in un silenzio irreale e prima dell’inizio della gara viene osservato un minuto di raccoglimento davvero emozionante che coinvolge tutti i presenti. Poi, con fatica,  si tenta di concentrarsi sulla partita.

La Juventus risponde presente; il Milan non c’è. Già nei primi minuti, i bianconeri riescono a costruire due palle  gol e Donnarumma riesce a parare d’istinto una palla che Matuidi, dal limite dell’area, calcia di prima intenzione.  Qualche timida incursione del Milan che ancora non è in partita e al 13°, i due episodi che possono cambiare la partita: azione concitata con Conti che tocca di gomito sulle braccia di Ronaldo. Orsato non se ne avvede ma Aureliano sì. Orsato va a vedere il VAR e fischia il rigore. Dal dischetto Ronaldo tira sul palo basso e il Milan sembra respirare se Rebic non intervenisse con un piede sul volto di Danilo che stramazza al suolo. Cartellino rosso e Milan in 10. La Juve è convinta di avere in pugno la partita, ma pur dominando non passa.

Inizia il secondo tempo che non cambia fisionomia ma il Milan sembra più attivo e trova anche una buona giocata di Bonaventura che crossa dalla destra e trova l’inserimento in area per Calhanoglu che però non trova la porta. La Juve continua a macinare gioco ma Sarri non è soddisfatto per quanto i suoi producono senza trovare il gol. Poi la sequenza dei cambi, con un tris per il centro campo; si gioca ancora, ma nemmeno i cinque minuti di recupero, fanno sbloccare il risultato che resta sullo 0-0.

 

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