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La FIGC ha pronto un “piano B” in caso di stop al campionato

C’è una frase del ministro Spadafora che fa tremare il mondo del calcio: “Se non si troverà un accordo sul protocollo, ci assumiamo le responsabilità e il campionato lo chiudiamo noi”.

Secondo quanto riportato in queste ore dai principali media, in seguito all’affermazione perentoria del ministro dello sport, il presidente della Lega Calcio Dal Pino starebbe cercando di trovare un accordo con il governo sul protocollo sanitario redatto dal Comitato Scientifico in cui sono indicate gli interventi, i controlli e i comportamenti sanitari che tutte le società di serie A dovranno adottare in caso di ripartenza. Protocollo che non tutti i club sono in grado di rispettare, sia da un punto di vista organizzativo, sia per motivi prettamente economici. Per molti, infatti, sarebbe difficile se non impossibile effettuare controlli ed esami all’intero staff, da ripetersi più volte a breve distanza di tempo. Non tutti i club, poi, dispongono di impianti idonei allo svolgimento degli allenamenti nel rispetto delle norme di sicurezza previste. Così come sarebbero in tanti a non poter garantire la sicurezza sanitaria per ogni singola partita, durante la quale, seppur a porte chiuse, oltre ai calciatori scenderebbero in campo non meno di 200/250 persone. Se poi a questo si aggiunge che la responsabilità civile e penale per l’eventuale contagio di un calciatore ricadrebbe sulle spalle dello staff medico delle società, si capisce quanto sia difficile per molte società rispettare le direttive indicate nel succitato protocollo.

La ripartenza della Serie A, quindi, non è affatto scontata ed è per questo che la Federcalcio avrebbe deciso, in caso di uno stop definitivo per il Covid-19, di elaborare un “piano B” per promozioni e retrocessioni. Piano che non prevede un congelamento del campionato, bensì il rispetto della classifica al momento dello stop avvenuto a marzo. Juventus, Lazio, Inter e Atalanta, quindi, parteciperanno alla prossima Champions League, mentre Roma, Napoli all’Europa League. Resta l’incognita per il settimo posto, attualmente occupato dal Milan che ha un punto ed una partita in più rispetto a Verona e Parma. In serie B, invece, andranno Brescia, Spal e Lecce, quest’ultima in svantaggio sul Genoa per la miglior differenza reti. Lo scudetto, infine, non sarà assegnato.

Uno scenario, quello appena descritto, che appare più che probabile soprattutto alla luce di quanto dichiarato dal presidente della FIGC Gravina: “Non fermerò mai il calcio, lo faccia il Governo”. E a quanto sembra è proprio quello che sta accadendo…

Roberto Rey

 

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