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In pieno caos: rinvio di cinque partite; Allianz solo per residenti in Piemonte; finale di Coppa Italia a San Siro

Cartellino rosso al virus maledetto per fermare 5 partite rinviate al 13 maggio, ovvero la data che era stata fissata per la finale di Coppa Italia da disputarsi all’Olimpico di Roma. Intanto mercoledi e giovedì si giocheranno le semifinali di Coppa Italia e i ceppi del virus potranno accomodarsi sugli spalti dell’Allianz per assistere a Juventus-Milan e al San Paolo per Napoli-Inter. Nelle ultimissime ore, per Juventus-Milan è in arrivo una nuova ordinanza di salvataggio che limiterebbe l’accesso ai milanisti lasciando “tifare” soltanto i bianconeri. Secondo La Stampa, saranno presenti soltanto i residenti in Piemonte, in base a una decisione presa al termine di un incontro con il presidente della Regione Alberto Cirio ma non ancora resa ufficiale.

Nel caos generale, probabilmente per una svista, non si è considerato che la finale di Coppa Italia, con lo slittamento delle 5 partite della 26esima giornata, si giocherebbe il 20 maggio ma non all’Olimpico già in pre-europeo, ma a San Siro. Così un’ ipotetica finale Napoli-Milan o Juventus, si giocherebbe a Milano per mettere d’accordo tutti i tasselli di posizioni di comodo.

Già per il rinvio deciso a poche ore dall’inizio delle partite, Matteo Marani, vicedirettore di Sky Sport ha commentato: “E’ inaccettabile che una decisione del genere possa essere presa il sabato mattina quando le società si sono già mosse e sono nelle città sede delle partite. Serve per il futuro serve un controllo serio e credibile sui calendari e sulla compilazioni degli stessi”.   Altra decisione discutibile quella di chiudere lo stadio ai milanisti per essere aperta solo ai residenti del Piemonte: “Questa scelta non me la spiego, si sfiora il paradossale. È una situazione particolare. La sensazione è quella di non essere in una situazione di controllo.”

Ancor più duro l’allenatore del Lecce Fabio Liverani in conferenza stampa per presentare la gara contro l’Atalanta che ha sottolineato come la scelta di rinviare le partite di Serie A sia, per lui, senza senso: “Come al solito in Italia si prendono alcune decisioni senza senso e logica, ritorna alla luce il lato oscuro del calcio che abbiamo provato a ripulire. Una decisione del genere tutela solo quelle quattro-cinque squadre che hanno interessi in gioco. Non riesco a trovare una linearità nelle decisioni che sono state prese”.

E anche l’allenatore della Roma Paulo Fonseca che domani giocherà a Cagliari, ha commentato la decisione:” Ci può essere un problema di regolarità sportiva, per non avere dubbi io non avrei fatto giocare tutto il turno o, se gioca una gara, tutti devono giocare, sia a porte aperte che chiuse”.

Infine Luca Marelli ex direttore di Serie A, ha ricordato la serie B: “Oggi si giocano Cittadella-Cremonese, Venezia-Cosenza e Chievo-Livorno. Si giocano nelle regioni a rischio ma è serie B, c’è meno rischio…”.

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