
Il Napoli vince ma la prima pagina è dedicata a Lorenzo il Magnifico
Quasi sullo sfondo Napoli – Genoa, che ha ceduto la prima pagina a Lorenzo Insigne. Nessuno potrà mai sapere se sia stato l’ orgoglio a guidare e spingere il capitano azzurro a firmare per il Toronto. E ieri, quel dubbio si è rivelato con le lacrime. Tra De Laurentiis e Spalletti da gran trionfatore Lorenzo è entrato in campo da protagonista e da vincitore e sino all’ultimo giro di campo ha voluto godere fino alla fine quella sbornia di felicità che doveva lenire il dolore della partenza. O meglio della lontananza. Forse soltanto ieri ha toccato fino in fondo una verità che aveva messo in silenzio fin quando il campionato lo coinvolgeva. Ieri ha gioito perché finalmente ha sentito che tutto uno stadio si era accorto di quel che lui aveva dato in dieci anni.
Ed è cominciata la partita con un Genoa aggressivo da caccia all’uomo: giocavano il tutto per tutto e per una quindicina di minuti avevano il pallino del gioco in mano. Il Napoli era emozionato e non lucido: non c’era l’attenzione alla partita ma a quel momento magico di Lorenzo condiviso dai suoi amici.
Il Genoa ha quindi tentato di sfruttare quel vuoto di concentrazione in cui è entrato anche Koulibaly, Rrahmani, Mario Rui e per un paio di volte avrebbe potuto guastare la festa del Napoli.
Ieri una vittoria del Genoa non avrebbe assicurato la Serie A ai liguri, ma una sconfitta del Napoli avrebbe gettato altra benzina ai tanti focolai di polemica degli ultimi giorni. Gruppetti di ultras con striscioni a ripetizione per avere foto sui social o quotidiani per il momento di gloria; il Presidente che dice, non dice, trasmette messaggi e messaggini che i giornali interpretano, evidenziano in modo diverso; il tecnico che rivendica il suo lavoro e quello dei “suoi” giocatori con accenti polemici.
Ma poi 50mila tifosi vanno oltre perché nessuno dimentichi che passerà De Laurentiis, Spalletti com’è passato Ferlaino o Sarri e il Napoli canta oi vita, oi vita mia…
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