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Il Napoli vince ma il mare è in tempesta

Dopo 91 giorni il Napoli ha vinto in trasferta e attende ora il risultato di Bologna-Inter che si giocherà questo pomeriggio. Il Napoli ha vinto soffrendo per 71 minuti e soffrendo ancor più negli ultimi tre minuti. Una partita strana ancora una volta dai due,  approcciata con sciatteria e superficialità: almeno all’apparenza. In realtà – come ha spiegato Conte – il “one to one “ snerva e toglie energie mentali perché inseguire e dover vincere portano pressione che a fine anno pesa oltre misura. Dunque c’è da registrare soltanto la conquista dei tre punti in uno stadio tinto d’azzurro nonostante il divieto ai residenti, che ha spinto il Napoli per 93 minuti chiedendo “torna campione”.

Dunque, vittoria sofferta del Napoli, tre punti conquistati e 5 partite ancora da affrontare per continuare nel sogno: eppure questa meravigliosa conclusione di campionato sembra essere avvelenata dalle parole di Antonio Conte nel pre-gara e nel post gara col Monza. Che cosa è accaduto?  E’ tornata prepotente la questione della cessione di Kwara fino a ipotizzare che i campi di Castel Volturno siano responsabili della maggior parte degli infortuni, ultimo in ordine di tempo, David Neres. Un Antonio Conte che ribadisce quanto stia bene a Napoli, quanto si mangi bene, il mare che vede….e manca il mandolino: ma, ma “mi sono reso conto che il tifoso napoletano vuole vincere e se non vince diventa anche cattivo”. Parole ancor più dure e piccanti anche in conferenza stampa quando ha ribadito che nei suoi confronti è stato fatto uno sciacallaggio. Futuro? Per ora cinque gare da affrontare tra onde che possono trasformarsi in tempesta. Peccato.

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