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Il Napoli deve perdere sul campo, non per decisione dell’arbitro

Al San Paolo si son giocate due partite: l’una giocata dal Napoli contro il Lecce, l’altra giocata dal Napoli contro un giovanissimo arbitro di Sassari che mai aveva diretto gli azzurri, mentre per la quarta volta incrociava la squadra di Liverani.

In questa stagione era già stato duramente contestato per la direzione di Juventus-Genoa terminata 2-1 per aver espulso Cassata e poi per aver concesso un rigore alla Juve al 94°, affossando così il Genoa. Ma in generale molti commentatori lo indicavano come un arbitro dal cartellino e dal rigore facili. C’è da appurare però , a favore di chi.

Il Napoli ha fatto da cavia e a sue spese ha capito che il giovane Giua vuole seguire l’esempio di tanti più esperti di lui.
A novembre, durante l’incontro tra calciatori, allenatori, dirigenti e arbitri, Carlo Ancelotti , presente all’incontro, rivolse una domanda a Nicola Rizzoli: “Avete sbagliato in Napoli-Atalanta?” E Rizzoli: “Napoli-Atalanta? Il gioco andava interrotto, certamente”.

E non c’è da fare ancora elenchi sui torti subiti quest’anno dal lontano Napoli-Cagliari, perché ormai si gioca su due tavoli: sull’uno a calcio, sull’altro con l’arbitro di turno che si lascia aiutare dal VAR oppure dalla miopia (anche in senso figurato) o dalla presunzione con interpretazioni fantasiose sui falli di mano, braccio, polso, dito, largo, stretto. I “varitologi” di Sky seguono l’onda e palleggiano la verità con disinvoltura su decisioni astruse. Eppure, il fallo di Donati su Milik era di quelli che non avrebbero avuto bisogno di VAR talmente era evidente al punto che anche i commentatori Sky sono rimasti stupiti non riuscendo a trovare una spiegazione plausibile.

E transeat il rigore non dato, ma i tifosi più attenti, così come tutti gli addetti ai lavori, ben sanno che una pessima gestione di gara, occulta, condiziona una partita ancor più di un rigore negato. Il signor Giua ha gestito in modo personalissimo i falli e i cartellini con fare superficiale di chi non ha in pugno la partita o non ha le idee chiare.
E allora quello sfogo dell’ex arbitro Roberto Boggi avrà pure qualche fondamento se L’AIA ha presentato una denuncia contro l’ex Arbitro, giudicando lesive le dichiarazioni su Nicchi e calciopoli.

Tonelli, da gran signore, dopo Napoli- Atalanta, porse il pallone a Giacomelli che ad occhi bassi lasciava il campo.

Oggi? Oggi Giua ha fatto un passo avanti o uno indietro nella carriera?

Diana Miraglia

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