
Il Napoli accede agli ottavi di Champions battendo il Genk per 4-0
Al tris di Milik risponde Mertens per calare il poker e accedere agli ottavi di Champions League. Napoli – Genk, finisce con un 4-0 che avrebbe potuto sgombrare le nuvole sul momento di crisi in casa azzurra, pur se l’abbraccio di Josè Callejon al suo tecnico, alla fine della partita, era un segnale di addio che è diventato ufficiale alle 23,40 con un comunicato della società in cui si ufficializzava l’esonero di Carl Ancelotti.
La Partita: Ancelotti schiera Mertens accanto ad Arkadiusz Milik, tornato dopo i problemi addominali delle ultime settimane. La partita si dimostra da subito indirizzata verso il binaro giusto; al 2′ sugli sviluppi del primo calcio d’angolo battuto dagli azzurri Koulibaly salta più in alto di tutti e la palla si stampa sulla traversa; dopo neanche un minuto il 17enne portiere del Genk Vandervoort combina un disastro quando sul retropassaggio di un difensore riesce a dribblare Mertens ma non Milik, che andando in pressione gli ruba facilmente palla e segna, portando gli azzurri in vantaggio al 3′. Mertens prova un gol fantastico dal limite dell’area, la palla prende una strana traiettoria ed esce fuori di poco; ma anche il Genk si fa vedere dalle parti di Meret con Paintsil, che al termine di una serpentina lascia partire un tiro bello e violento che esce di pochissimo fuori. Il Genk spreca anche occasioni clamorose come al 16′, quando da una palla persa a centrocampo da Fabian Ruiz nasce il contropiede che porta Onuachu a tu per tu con Meret, ma fortunatamente il nigeriano sbaglia lo stop e manda la palla a lato. Al 26′ arriva il raddoppio del Napoli: Di Lorenzo, scattato sul filo del fuorigioco, chiude il triangolo iniziato da Allan e mette un cross basso al bacio per Milik, che taglia sul primo palo e col piattone destro batte Vandevoort. Al 36′ Callejon viene lanciato in porta, Vanderoort gli impedisce di colpire e lo atterra in area di rigore; l’arbitro Cakir non può far altro che assegnare il calcio di rigore, e Mertens lascia l’opportunità di segnare dal dischetto ad Arkadiusz Milik che con facilità spiazza il portiere e realizza la sua prima tripletta in maglia azzurra. La superiorità degli azzurri è netta, ma in attacco il Genk si rende pericoloso alla fine del primo tempo ancora una volta con Onuachu, che dopo uno scambio con Ito manda a sedere prima Koulibaly e poi Fabian e va al tiro, con la palla che va di pochissimo sopra la traversa.
Nell’intervallo tra il primo ed il secondo tempo Marek Hamsik riceve il saluto del San Paolo, posticipato per disposizioni della UEFA; l’ex capitano, salutato anche dal suo ex allenarore Edy Reja, si commuove e prende la parola: “Questa è la mia casa, e’ sempre una gioia tornare”
Nel secondo tempo la partita del Napoli è di gestione; al 72′ Carlo Ancelotti regala l’esordio in Champions League a Gianluca Gaetano, subentrato al posto di Zielinski, per poi fare spazio a Llorente e Lozano subentrati a Milik e Callejon: non viene concesso neanche un minuto a Lorenzo Insigne. Al 75′ De Norre praticamente effettua una parata sul tiro di Callejon in area di rigore; Cakir assegna il secondo rigore della gara e sul dischetto stavota va Mertens, che col cucchiaio batte Vandervoort e porta il Napoli sul 4-0. Nel finale il Genk al seguito di una mischia in area di rigore colpisce anche un palo, ma alla fine il risultato non cambia; considerando il risultato della partita tra Salisburgo e Liverpool giocata in contemporanea (0-2), la classifica del girone E alla fine dice: Liverpool 13, Napoli 12, Salisburgo 7, Genk 1, in attesa del sorteggio di lunedì 16 Dicembre per capire chi sarà l’avversario del Napoli agli ottavi.
Massimiliano Pucino
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