Contropiede Azzurro

Il Lecce, prossimo avversario degli azzurri

Lecce esultanza

Il secondo posto in Serie B, condito da 66 punti e +21 di differenza reti, è stato sicuramente un buon biglietto da visita per la neopromossa Lecce. Tuttavia, nessuno in Salento avrebbe scommesso su un’annata facile in Serie A: per blasone e budget, era chiaro che ai giallorossi sarebbe toccato un anno di battaglie e sofferenze per non scendere di categoria. Il nucleo della squadra è rimasto quello della B, così come il suo condottiero, il mister romano Fabio Liverani, che è al terzo anno sulla panchina del club pugliese. In pieno girone di ritorno, i risultati gli stanno dando ragione: il Lecce è diciassettesimo, a +3 sul Genoa terzultimo e a -1 dalla Sampdoria.

Lo stile di gioco. Liverani punta sul modulo 4-3-1-2, visto che in rosa possiede due talentuosi trequartisti come Falco e Mancosu. Inoltre a gennaio sono arrivati rinforzi di qualità: il terzino Donati, i centrocampista Deiola (dal Cagliari) e Barak (Udinese), ed il trequartista Saponara dalla Fiorentina. Tutti e quattro hanno subito trovato spazio nell’undici titolare. Altre individualità da segnalare: Farias (in dubbio contro il Napoli) e Babacar in attacco, e l’ex capitano del Benevento Majer in difesa. Il Lecce concede il pallino di gioco agli avversari (43.1% di possesso in media) e punta a far male in contropiede. Non è un caso che 3 delle 4 vittorie in campionato siano arrivate in trasferta.

Una squadra che ancora deve adattarsi alla categoria. La squadra di Liverani è dotata di una buona organizzazione tattica, ed ha un discreto score offensivo, dal momento che ha segnato 27 gol (più di Milan, Verona, Torino, per fare dei nomi). Il punto debole è la difesa, che ha concesso 42 gol: solo il Genoa fa peggio (43). I salentini sono stati autori di ottime prestazioni, fermando al Via del Mare sia Inter che Juventus (doppio 1-1). Ma appena cala la concentrazione, mostrano tutti i limiti di una rosa attrezzata essenzialmente per la lotta salvezza. Al Napoli il compito di non lasciare spazio alle loro migliori individualità, e di sfruttare le chance che dovranno per forza concedere.

 

Claudio Urciuolo