
Il club ucraino Karpaty Lviv in quarantena
“Il rischio zero, comunque non esiste. Serviranno fortezze antivirus”, così il professor Enrico Castellacci a proposito di tutte le cautele previste dal protocollo. L’Italia, ben tutelata si prepara in ogni caso a ripartire e il Presidente della Figc Gabriele Gravina è ben consapevole che, in corsa, qualche giocatore potrebbe risultare positivo al Covid.
Accade in Premier, in Liga ed è di queste ore l’allarme di un focolaio del club ucraino Karpaty Lviv che in un comunicato stampa stampa apparso sul proprio sito ufficiale ha dichiarato che poco meno della metà dei 65 soggetti posti a screening, causa controlli per il Covid-19, sono risultati positivi.
“Il laboratorio dopo aver analizzato i tamponi ha certificato poco meno della metà dei soggetti analizzati (in tutto 65) positivi al Covid-19. Tutti gli infetti sono a conoscenza dei risultati e sono isolati sotto controllo medico. Secondo il protocollo, la situazione nel campo della squadra è stata prontamente segnalata alla Federcalcio ucraina e alla Premier League. Il club è stato messo in quarantena per almeno due settimane e ogni allenamento è stato completamente cancellato. Facciamo appello alle massime autorità calcistiche per non interrompere le partite della stagione in corso. Facciamo inoltre appello a tutti i club ucraini senza eccezioni di essere il più responsabile possibile nel testare giocatori, allenatori e personale. Nessuno è assicurato contro il rischio di infezione.”
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