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Il calcio si ferma a causa del Coronavirus, ma non in tutto il mondo

Il Coronavirus ha messo in ginocchio anche il mondo dello sport. Iniziano a registrarsi i primi casi tra gli atleti, così le federazioni stanno rapidamente prendendo le loro decisioni al fine di rinviare o cancellare i rispettivi eventi sportivi. Nel calcio la situazione non è uniforme: in alcuni Paesi è stato sospeso il campionato, in altri si gioca a porte chiuse, in altri ancora (clamorosamente) si gioca normalmente, come se nulla fosse. Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Spagna, hanno sospeso i campionati di calcio per almeno 2 settimane. Anche la Uefa ha finalmente sospeso la Champions e l’Europa League.

In alcuni Paesi le decisioni sono state meno rigide e dunque maggiormente irresponsabili. In Portogallo, per ora, è stato ordinato di giocare tutte le partite a porte chiuse, ma il calcio non si ferma. Anche in Belgio e Grecia la situazione è simile al Portogallo, per ora si gioca a porte chiuse e sono state poste delle restrizioni per evitare eccessivi contatti tra gli addetti ai lavori. Curiosa la situazione in Russia dove il governo ha sospeso tutti gli eventi sportivi previsti a Mosca con più di 5 mila spettatori. Dunque le partite di calcio si giocheranno tranquillamente in tutto il Paese, solo a Mosca alle gare potranno assistere massimo 5 mila fortunati spettatori.

In giro per il mondo la situazione è ancora più varia. In Argentina il campionato è appena terminato ma restano da giocare le Coppe, per ora nessuna comunicazione a riguardo. In Brasile il governo ha deciso che le partite si giocheranno a porte chiuse esclusivamente nelle città di San Paolo e Rio. Negli Stati Uniti proprio ieri è stato dichiarato lo stato di emergenza dal Presidente Trump e lo sport si è subito adeguato. La MLS ha dunque comunicato che la stagione sportiva, come nella NBA, è sospesa.

Sono ormai pochi i Paesi in cui il calcio va avanti regolarmente: Uruguay, Svezia, Kosovo e Messico. Il caso più clamoroso è quello svedese. Infatti in Svezia sono circa 300 i casi di Coronavirus e tutto sembra abbastanza sotto controllo, ma come dimostrato dal caso italiano basta poco per far degenerare la situazione. In Svezia sicuramente nei prossimi giorni si adegueranno alle misure stringenti applicate nel resto d’Europa. Il calcio si ferma e spera di ripartire il prima possibile ed ergersi a simbolo del ritorno alla normalità per tutti noi.  

Giovanni Frezzetti

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