Come si poteva prevedere la proposta della Figc di regolamentare tra tutte le componenti federali il problema del prolungamento dei contratti di giocatori e tecnici in scadenza al giugno sino al 31 agosto, data di conclusione della presente stagione agonistica al fine di sottoscrivere un unico protocollo d’intesa, ha trovato il rifiuto (del resto prevedibile) dell’Aic.
Pertanto la Figc si è limitata a mezzo comunicato ufficiale, a fornire le indicazioni alle quali le parti in causa si dovranno attenere per il prolungamento dei contratti. In effetti non ci sarà bisogno di trattative per coloro che sono in possesso di un contratto pluriennale, e neanche per i prestiti con diritto e obbligo di riscatto in quanto per queste categorie il tesseramento è stato automaticamente prolungato sino al 31 agosto
Il discorso cambia per coloro che sono in scadenza al 30 giugno e per i cosidetti “prestiti secchi”. Nonostante tutti i tentativi fatti per dare un indirizzo per entrambe le categorie, alla fine si è arrivati alla conclusione (già ampiamente anticipata in queste colonne) della necessità di accordi individuali che, una volta trovati, vanno trascritti sugli appositi moduli federali. Resta comunque il principio che, per coloro che hanno un contratto, non ci saranno compensi extra in quanto l’ingaggio per la stagione 19/20 sarà valido per 14 mesi e quello del 20/21 per 10 mesi. Un extra potrà invece essere previsto per i parametri zero.
E’ concreto il rischio anche in serie A di nuovi casi Cavani (in scadenza, non rinnova con il PSG e ha detto no alla partecipazione alla fase finale della Champions con il club parigino). Ora la palla passa ai dirigenti: saranno bravi ad evitare tutto ciò?