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Gli allenatore dell’era De Laurentiis: da Ventura a Gattuso (Parte 1)

Ventura, Reja, Mazzarri, Benitez, Sarri, un percorso iniziato il 26 settembre 2004 che ha portato il Napoli ai vertici del calcio europeo. La veemenza di Ventura, la concretezza di Reja, la rabbia di Mazzarri, l’offensivismo di Benitez, il metodo di Sarri: tutti hanno lasciato un’impronta positiva per chi ha raccolto il testimone. Soltanto una parentesi, quella di Roberto Donadoni, grigia da ogni angolazione la si guardi che, dopo sette anni, ha dovuto incassare ben sei gol dalla squadra azzurra.

Il primo tecnico scelto da De Laurentiis per guidare il  Napoli è un tecnico genovese di lunga esperienza, che accetta al buio di guidare la squadra che non c’è. A 56 anni, Giampiero Ventura che aveva portato il Lecce dalla C alla A in due anni, che aveva guidato il Cagliari promosso in serie A, la Sampdoria (retrocessa in B con Spalletti allenatore), si rimette in discussione perché crede nel progetto De Laurentiis. Il Napoli Soccer ottiene di poter giocare a partire dalla terza di campionato: fu Napoli – Cittadella in un San Paolo gremito che finalmente ritrovava gli azzurri. Finì 3-3 e, con Ventura iniziarono 5 mesi intensi che si fermarono di fronte al pareggio casalingo contro la Fermana. Era il capolinea, e Ventura scese dal treno in corsa.

Edy Reja arriva un po’ a sorpresa nel gennaio 2005, a quattro mesi dalla rifondazione del Calcio Napoli; prende il posto di Ventura come aveva fatto nella stagione precedente al Cagliari, dove in sette mesi conduce ai sardi ad una ormai insperata promozione in A. Anche a Napoli Reja ricompatta la squadra e sfiora addirittura al primo anno la promozione, perdendo ai playoff con l’Avellino. Non mancherà l’approdo in B l’anno seguente; memorabile la sfida al San Paolo contro la Juve, come altrettanto indimenticabile è la promozione in A nel 2007, raggiunta all’ultima giornata insieme alla gemellata Genoa. Con Lavezzi e Hamsik il Napoli conclude la prima stagione di A all’8^ posto, valido per poter disputare il terzo turno di Coppa Intertoto Uefa; ai preliminari di Coppa Uefa gli azzurri non riuscirono a superare il Benfica, ma quello fu l’inizio di un percorso europeo mai più interrotto. Dopo 5 anni e 188 panchine, Edy Reja viene esonerato alle 23,30 del 10 marzo per consegnare le chiavi a Roberto Donadoni che le lascerà il 6 ottobre 2009 dopo 19 panchine e solo 5 vittorie.

Arriva Walter Mazzarri con l’esordio il 18 ottobre, vincendo in rimonta contro il Bologna. Il grigio si tinge d’azzurro e il Napoli infila 15 risultati utili consecutivi approdando in Europa League da cui viene escluso ad opera del Villareal dopo i gironi; ma quel campionato 2010-2011 ci vede approdare, dopo 21 anni in Champions League. Un sorteggio tremendo e il Napoli si trova a fronteggiare il Bayern, il Manchester C. e il Villareal: ma Mazzarri da buon combattente,  guidò uno splendido Napoli che superò il girone piazzandosi al secondo posto dopo il Bayern. Poi il Chelsea: 3-1 all’andata, 1-4 ai supplementari nella gara di ritorno, che ancora oggi fa tanto male. A conclusione del campionato, un quinto posto valido per i play off di Europa League ma, dopo 25 anni la Coppa Italia vinta 2-0 contro la Juventus che scippò poi a Pechino la Supercoppa della vergogna. Nel 2012-2013, l’ultimo giro di boa del mister col Napoli in Champions League al 2° posto a 78 punti.

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