“Gilles. Il demone della velocità” di Riccardo de Benedetti
L’ultimo volo per l’Aviatore – perché così era soprannominato nell’ambiente della Formula 1 – avvenne l’8 maggio 1982, di sabato, nel corso delle qualificazioni del Gran Premio del Belgio, a Zolder. Fu l’ultimo giro di pista per Gilles Villeneuve, che andò incontro alla morte mentre stava tornando ai box, quando – letteralmente – decollò sulla vettura di Jochen Mass. Finiva così, per sempre, la carriera di uno dei piloti più amati.
La storia narrata nacque come opera teatrale ed ebbe talmente tanto successo da attirare l’attenzione del curatore della collana Olympia della casa editrice Caosfera. L’idea di Jacopo Dalla Palma, infatti, è stata quella di trasformare l’opera in libro.
Protagonista della storia è Joanna, moglie di Gilles. E quando questi resta vittima dell’incidente lei lo raggiunge all’ospedale di Leuven dov’è tenuto in stato vegetativo da una macchina. I medici le presentano un documento: se lo firmerà, la macchine che tengono in vita il marito, in stato vegetativo, verranno spente e Gilles sarà libero. Ma per liberare la sua anima, la donna dovrà invocare il Demone della velocità, una creatura infernale a cui Villeneuve e tutti i piloti hanno dato la vita per essere i più veloci al mondo. Così Joanna incarna l’anima di Gilles e con essa ripercorre il passato, il loro amore, le imprese in pista, rivaluta il presente e predice il futuro… quando il figlio Jacques prenderà il posto del padre e ne realizzerà il sogno incompiuto. Jacques, allora, aveva solo undici anni ed oggi, come noto, è un affermato campione di Formula 1.
Un libro che vale la pena leggere, breve ma intenso, che farà immergere nella storia di questo grande campione tutti gli appassionati di Formula 1 e di sport.
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