
Il totoallenatori è già iniziato
Dodici partite al termine di un campionato avvincente, eppure già da tempo sembra iniziato il valzer delle panchine. Dopo l’ultima voce del Corriere della Sera che accredita Antonio Conte già sulla panchina del Milan, ecco che si susseguono voci di chi prepara le valigie. Da Inzaghi a Thiago Motta, a Palladino, Conceição, a Gasperini. Il totoallenatori è già iniziato a tre mesi dalla conclusione del campionato mentre tutto è ancora da decidere in vetta e in coda.
Proprio Thiago Motta, dopo l’ultimo disastro in Coppa Italia dopo quello in Champions, è sotto i riflettori. Da tempo si parlava di uno spogliatoio non proprio sereno come ha ribadito anche la Gazzetta dello Sport che descrive Motta furioso, schietto e diretto fin dai primissimi giorni. Rapporti difficili con Douglas Luiz, Danilo messo alla porta fino a Fagioli. Così anche la responsabilità di indossare la fascia da capitano passata per più braccia. Oggi è difficile pensare che possa esserci un domani, a meno che non riesca a centrare la qualificazione in Champions. E anche in quel caso sarebbero fatte attente valutazioni.
Dubbi anche sulla permanenza di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter. Proprio il portale Spazio Inter titola “Clamoroso Inter, addio ad Inzaghi: si apre uno scenario incredibile”. E il giornalista Luigi Garlando intervenuto in occasione del podcast “La tripletta” de La Gazzetta dello Sport, parlando del momento attuale dell’Inter e del futuro, ha già trovato il successore: “Il nome giusto per la panchina per me è De Zerbi, soprattutto in caso di scudetto”.
Anche Giampiero Gasperini, con la rinuncia al rinnovo di contratto, ha di fatto annunciato che questo sarà l’ultima stagione alla guida dell’Atalanta. Dopo 9 stagioni Gasperini pensa di non poter andare più su di quanto la Dea abbia fatto. “A giugno, dopo aver vinto l’Europa League, pensavo: se l’obiettivo è sempre cercare di stupire, come daremmo emozioni ancora più grandi? Andando in Champions? Lo abbiamo già fatto più volte”. Ora il Gasp vorrebbe campioni già pronti (e non da crescere) per puntare più in alto. Ora è il momento di dirsi addio magari guardando più a sud, ovvero puntando alla Roma che Claudio Ranieri ha fatto vivere di luce propria.
Per Raffaele Palladino, il discorso è diverso: la sua permanenza è appesa ad un filo, anzi è appesa alla gara che si giocherà questa sera al Franchi contro il Lecce di Giampaolo. Dopo le tre sconfitte consecutive con Inter, Como e Hellas, la società ha già preso contatti con Alberto Aquilani in caso di una nuova debacle quale traghettatore in attesa magari di Sarri.
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