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Gattuso: la partita l’abbiamo buttata

Resta il risultato e resta la rabbia di Rino Gattuso che ha visto “tante chiacchiere” e pochi fatti. “ I gol ce li siamo fatti da soli; e dopo l’errore abbiamo perso energie; non mi è piaciuta la mentalità; non voglio cali di tensione; hanno pensato a lamentarsi invece di giocare; l’Atalanta non ha fatto un tiro in porta”. Queste le prime dichiarazioni di Rino Gattuso ai microfoni di DAZN in una sequela di frasi legate insieme dalla rabbia di aver visto una potenziale grande squadra suicidarsi in due occasioni sfruttate dall’Atalanta che sa bene approfittare di un calo di tensione.

Primo tempo: il Napoli detta i tempi all’Atalanta che sa bene come diventare provincialissima di fronte a giocate di classe. Ma se l’ingenuo tifoso resta legato all’estetica, Gattuso pensa all’utile. Il Napoli ha giocato fino all’infortunio di Ospina una gran bella partita. Non si è chiusa come con l’Inter o la Juventus, ma è andata ad affrontare l’avversaria muso a muso, vincendo diversi testa a testa. Ma sterili.

Infortunio di Ospina: il Napoli fatica a riprendere ritmo e sembra aver cambiato faccia o meglio sicurezza. Perché il pericolo di questa squadra è proprio quello degli eccessi: troppo umile o troppo sfrontata. Fatto sta che per mezz’ora il Napoli ha dato lezioni all’Atalanta che sembrava diventata il pulcino nero.

Secondo tempo: il Napoli in pausa avrà cianciato invece di concentrarsi. L’Atalanta che marcia con i carrarmati avrà sentito le lezioni di Gasperini ed è scesa in campo per evitare il replay a fine partita, sicchè il Napoli si è trovata di fronte  11 guerrieri che non badavano se colpivano la palla o le caviglie, ma son bastati due minuti che il Napoli ha fornito uomini e mezzi per farsi far gol: Gomez  riceve sulla destra:  è  solo e ha modo di crossare dentro, Pasalic lasciato solo in piena area incorna a due passi dalla porta e batte il portiere. L’Atalanta prosegue e al 55° approfitta ancora della dormita generale: Pasalic da destra appoggia al centro per Toloi, dall’altra parte per Gosens che scarica il tiro e sorprende Meret che non riesce ad opporsi.

Poi comincia un’altra partita con il Napoli che cerca di lenire le ferite, temendo di sbagliare ancora e al 68° Fabian servito da Zielinski,  si trova lo specchio della porta spalancato come uno scenario e la sbaglia. Si comprende che non è serata. Non si può sbagliare così con tanto tempo a disposizione per ribaltare la partita.

Ultima considerazione guardando al mercato che sarà: Hirving Lozano è un gran giocatore che andrebbe curato maggiormente.  Sin dall’estate non è entrato “nel gruppo” e oggi potrebbe sentirsi poco considerato da Gattuso, eppure è entrato deciso con il difetto di voler strafare anche perché poco servito con il solo Fabian a passargli qualche palla. Un segnale che il messicano vorrebbe restare se gli fosse data fiducia. Al contrario Milik sembra già con la testa altrove. Poco presente, è un osservatore dall’attimo fuggente.

E’ andata male, ma Gattuso ha detto: “Queste partite ci possono indicare aspetti e dare indicazioni per il prossimo anno”.  E queste partite che si giocheranno fino al 2 agosto non sono normali ma certamente indicative.

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