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Gasperini: “Ho avuto il Coronavirus ed ho avuto tanta paura”

Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport la sua esperienza con il Coronavirus:

“Il giorno prima della partita di Valencia stavo male, il pomeriggio della partita peggio. In panchina non avevo una bella faccia. Era il 10 marzo. Non sentivo la febbre ma mi sentivo a pezzi. Non ho dormito per 2 giorni. Ogni due minuti passava un’ambulanza, sembrava di essere in guerra.”

Gasperini ha raccontato i giorni successivi, in cui dice di essere stato meglio:“Il sabato dopo ho fatto un allenamento duro, mi sono sentito bene, forte. Il giorno dopo Vittorio, chef stellato tifoso dell’Atalanta, ci ha fatto arrivare 25 colombe e Dom Perignon del 2008. La colomba mi sembrava pane e lo champagne acqua. Avevo perso il gusto. Dieci giorni fa i test sierologici hanno confermato che ho avuto il Covid-19. Ho gli anticorpi, che non vuol dire che ora sono immune”.

Gasperini parla anche della città di Bergamo: “La vedo triste ma dignitosa. Tutti vanno avanti con forza e con un dolore composto che vedi negli occhi della gente.”

In conclusione, il tecnico dell’Atalanta ha parlato della ripartenza del calcio: “Qualcuno considera “amorale” ripartire. L’Atalanta può aiutare Bergamo, nel rispetto del dolore e dei lutti. Non c’è un giocatore che si sia allontanato dalla città. Neanche a me piace il calcio senza tifosi, ma è l’unico modo per ripartire”.

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