Contropiede Azzurro

Le riflessioni di Gaetano (…sull’incerto futuro del tifoso azzurro!)

Io sono Armando Guarino e scrivo gialli, ma quando ero piccolino e facevo volare la mia fantasia mia nonna diceva a mio padre: ”ecco, sta facendo le riflessioni di Gaetano…”. Siccome non ho mai saputo chi fosse il “suo” Gaetano ne ho inventato uno io con il quale parlare del mio immenso amore per Napoli e il Napoli.

Piove e Napoli è bloccata dal traffico. Non so neanche quanto ci ho messo per arrivare sotto il mio ufficio. Do uno sguardo all’orologio e decido che comunque non posso fare a meno della colazione.  

“Ma secondo te, McTominay è meglio ‘e Zielinski?” 

Non sono neanche entrato che Gaetano m’investe con questa domanda a bruciapelo. 

“Sono due giocatori diversi”, provo a difendermi io. 

Allora il barista aizza i clienti. 

“Chi di voi preferisce Zielo?” 

In quattro alzano la mano. Pochini… 

“Chi invece Scott?” 

Stavolta li conto bene sono in sei. Non tutti. 

“È la star del momento” lo provoco. Se la prossima la sbaglia sarà il contrario. E poi ci sono sei o sette che non hanno scelto né l’uno né l’altro”. 

“Quelli sono gli orfani di Marek…” dice sospirando. 

“Vabbè, comunque poco importa, quello che conta è che abbiamo vinto e restiamo in scia dell’Inter”. 

Non mi risponde. 

“Non sei d’accordo?” gli domando vedendolo perplesso. 

“No, no… è che dobbiamo vincerle tutte e senza gioco diventa difficile”. 

“Ma abbiamo giocato bene, no?” 

“Sì, ma la questione è: perché? Merito di McTominay o di Gilmour? Meglio lo scozzese o Anguissa? E Neres? Quello vero, intendo, che fine ha fatto?” 

“Tornerà, tranquillo” gli faccio, ma capisco che non mi sta dicendo tutto. C’è qualcosa che lo angustia. La mia colazione è seriamente in pericolo. Devo riportarlo su. 

“Ma poi non hai sempre detto che ti vuoi godere il viaggio, che l’importante è essere lì fino alla fine e poter continuare a sperare? Il viaggio, Gaeta’, pensa al viaggio”. 

“Quale viaggio, Arma’? Quello che porta a Monza o quello che porta a Bologna?” 

“Lo sai cosa intendo” provo ancora strenuamente a difendere la mia colazione. 

Gaetano a quel punto capisce e si volta verso la macchina del caffè svuotando il braccio dai fondi di quello precedente. Lascia sbuffare il beccuccio del vapore e mi prepara un signor cappuccino. Me lo serve anche con il disegno della “N” sulla schiuma. Abbiamo fatto pace, ora è ufficiale. 

Poi mi porta il cornetto e mi guarda, agitandomelo davanti. 

“Sai qual è il problema, Arma’? Che sto incominciando a crederci. A me il cornetto con il cappuccino piace, mi piace assaje! E se domani non me lo danno più? Se domani finisse tutto in un buco nell’acqua?” 

“Gaeta’, dammi sto cornetto e fammelo mangiare per ora. Domani poi si vede”. 

(Armando Guarino)