
Corsi, dobbiamo restare concentrati
In un’intervista rilasciata a Radio Gol, il Presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi ha parlato della prestazione della sua squadra: “Siamo contenti della nostra stagione, ma siamo concentrati perché il girone di ritorno è tutta un’altra storia. Anche perché l’abbiamo vissuto sulla nostra pelle, una volta siamo retrocessi nonostante a gennaio avessimo 11 punti di vantaggio dalla terzultima. Dobbiamo avere autostima, ma restare concentrati”.
Sulla sfida contro il Napoli ? “Quando affrontiamo squadre di livello così alto come il Napoli, proviamo ad offrire comunque una prestazione convincente e non rinunciataria. Il risultato sarà difficile da raggiungere ma che non sia esageratamente pesante. Va bene perdere, ma se facciamo una bella prestazione ci permette di preparare al meglio la prossima col Venezia che è decisiva per noi, veramente fondamentale.”
Alcune settimane fa disse che un calciatore dell’Empoli avrebbe giocato la Champions. Lunedì sarà in campo?
“C’è l’interesse del Napoli per uno dei nostri, ma anche di altre società. Viene scritto ovunque che Marianucci vada al Napoli, ora lo vedremo lunedì contro Lukaku. Marianucci ha dei valori atletici esagerati, un po’ come ce li aveva Di Lorenzo. E’ di 1.94 cm, col baricentro basso, è molto veloce, ha la tecnica di un centrocampista visto che prima faceva quel ruolo lì. Ha delle basi tecniche diverse rispetto ai difensori normali. Il ragazzo però deve anche completarsi, ha fatto delle grandi partite in Coppa Italia contro Torino, Fiorentina e Juventus e lì ci siamo resi conto di quanto fosse forte, anche se io l’ho battezzato già nell’agosto scorso.”
Qual è stato per lei il miglior allenatore che abbia mai avuto?
“Spalletti, Sarri e Montella sono persone con cui ho un legame speciale. Se penso a Spalletti che finisca la carriera qui penso ad una caduta per lui dopo i livelli che ha raggiunto (scherza ndr.). Sento spesso Sarri, ma non ho parlato con lui di conduzione tecnica. Maurizio allenerebbe anche il Figline per la passione che ha. Montella si fece male a vent’anni ad Empoli e dormiva a casa mia, aveva dodici anni quando l’ho conosciuto.”
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