
Emergenza coronavirus, nuovo scontro AIC – Club
Nuovo scontro tra l’Associazione Italiana Calciatori ed i club di Serie A. Stavolta l’oggetto della contesa sarebbero gli allenamenti, non interrotti da alcune società nonostante l’emergenza sanitaria. Il presidente dell’AIC, Damiano Tommasi, affida la sua presa di posizione verso la “situazione paradossale” che si sta vivendo in Italia.
“Nonostante l’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha adottato con un Decreto misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale sino al 25 marzo 2020, ci rattrista e siamo indignati nel registrare ancora oggi un comportamento scriteriato e fuori dal contesto nazionale e internazionale di alcune società che si ostinano a convocare gli atleti per allenamenti in piccoli gruppi“. Si legge nel comunicato.
Prosegue la nota: “Se i club convocano in Italia calciatori per il solo fatto di controllare la presenza di febbre o meno, costringendoli a muoversi da casa, […] per ottenere un dato facilmente comunicabile per telefono, è un atto vergognosamente irresponsabile nei confronti delle tante persone costrette a muoversi e a lavorare per consentirci un minimo di servizi necessari. È, inoltre, offensivo nei confronti di quanti sono in prima linea, medici, infermieri e personale sanitario, che ci implorano di rimanere a casa.”
Ciò nonostante, alcune squadre riprenderanno gli allenamenti in pochi giorni. Napoli ed Atalanta, al momento, dovrebbero tornare in campo il 18 marzo. Il Cagliari e la Lazio hanno fissato la ripresa al 21, l’Udinese il 22, il Lecce ed il Milan il 23.
Diverse società non hanno programmato la ripresa dell’attività agonistica. La scelta più saggia, dati i tempi che corrono.
Claudio Urciuolo
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