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Dopo otto anni, nello stesso stadio, mercoledì 17 giugno, si sfideranno Napoli e Juventus per la finale di Coppa Italia.

Dopo otto anni, nello stesso stadio, mercoledì 17 giugno, si sfideranno Napoli e Juventus per la finale di Coppa Italia.

Nel 2012, stessa finale con la Juventus che arrivava imbattuta e con la volontà di celebrare Alex Del Piero nella sua ultima partita in bianconero.  Il Napoli, aveva vissuto una stagione in Champions ricca di emozioni, che si era conclusa però con quella sciagurata sconfitta agli ottavi contro il Chelsea. La Juventus, in semifinale, aveva sconfitto il Milan e il Napoli era giunto in finale dopo aver sconfitto il Siena.

Faccia a faccia Conte-Mazzarri, il primo convinto di una passerella finale ,potendo contare sulla migliore difesa, sul miglior centrocampista e su Del Piero che avrebbe voluto salutare il pubblico a modo suo.

Mazzarri, invece aveva veleno in surplus e azzannò l’avversaria senza timori reverenziali. Campagnaro sembrò essere la freccia rossa pronta a  sfiancare la corazzata e Lavezzi , anche lui, nella sua ultima partita doveva salutare facendosi rimpiangere e facendo piangere Bonucci che non riusciva a bloccarlo. Dopo qualche sberla di troppo, il dottor Andrea Pirlo prende per mano la squadra che tenta di rialzare la testa fornendo a Marchisio il bolide che avrebbe dovuto affondare l’armata azzurro: in porta De Sanctis, disse di no. Avanti. La Juve si fa cattiva, insiste, è superiore, ma il primo tempo finisce 0 – 0. Inizia la ripresa e la Juve è decisa a matare il Napoli, quando al 63° Campagnaro batte una rimessa laterale direttamente in area e Lavezzi riesce a infilarsi fra tre maglie bianconere e a inciampare nei guantoni di Storari. RIGORE, netto, solare e Cavani firma l’1-0.

Si arrabbia Antonio che manda in campo Vucinic e Pepe per dare carica infischiandosene di un Del Piero che avrebbe voluto salutare in festa. Intanto lo stadio è nelle mani dei tifosi azzurri che lanciano fumogeni e annullano la possibilità di sentire null’altro che forza-Napoli. Ma la Juve è diventata cattiva e  proprio Pepe, all’82’, ha la grande opportunità con una palla che carambola su un piede di De Sanctis per poi finire in corner. Sono segnali inspiegabili: e proprio da questo segnale parte un contropiede con Pandev a servire Hamsik che segna con un diagonale fantastico.  Il 2-0 è servito e il Napoli di De Laurentiis festeggia la quarta Coppa Italia, ma la prima dell’éra contemporanea con De Laurentiis alla guida. Quel 20 maggio Napoli tornò a festeggiare dopo 22 anni, riempendo le strade di emozioni che si vorrebbe rivivere. L’occasione c’è.

 

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