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Dopo il Belgio anche l’Olanda chiude il campionato

Il premier olandese Mark Rutte, nei giorni scorsi,  aveva già parlato di stop al campionato fino a settembre: arriva ora l’ufficialità con una nota dell’Eredivisie: “Sfortunatamente, con le più recenti misure del Governo, è diventato impossibile completare in tempo la stagione 2019/2020 delle competizioni calcistiche professionistiche”. La decisione è arrivata dopo lo stop del Belgio,  dove la Jupiler League  ha stabilito di  assegnare lo scudetto al Bruges, primo in classifica al momento dello stop, mentre il Gent, secondo, parteciperà ai preliminari di Champions, salvo diverse decisioni dell’UEFA. L’Olanda, invece ha deciso  di chiudere anticipatamente il campionato al termine di un vertice  con tutti gli stakeholder del calcio professionistico assegnando i posti per le coppe in base  all’attuale classifica, bloccando retrocessioni e promozioni. La decisione definitiva, come riportato da Calcio e Finanza, ha riguardato così tre punti:

1) Nessuna squadra campione: “in queste circostanze non è appropriato parlare di campioni”;

2) Qualificazioni alle Coppe in base alla classifica attuale, considerando anche lo stop alla coppa nazionale: Ajax ai playoff di Champions League, Az Alkmaar ai preliminari di Champions, Feyenoord alla fase a gironi di Europa League, Psv e Willem II ai preliminari di Europa League. Per questo, si attende tuttavia la conferma da parte dell’Uefa;

3) Nessuna promozione e retrocessione.

Le decisioni sono state prese dunque, coerentemente, sulla base delle precisazioni dell’UEFA, così l’Ajax sarà il club considerato primo in classifica per differenza reti e l’Az Alkmaar seconda, ma già è nato il primo scontro che riguarda l’Utreht qualificato per la finale di Coppa d’Olanda  non disputata che, con tre punti in meno del Willem, vede sfumare l’accesso alle coppe europee

Ma si capirà di più nelle  prossime settimane l’orientamento dell’UEFA che appena tre giorni fa aveva dettato le linee guida con l’incentivo di concludere i campionati anche con format diversi (minitornei o playoff) entro il 3 agosto allo scopo di evitare designazioni di squadre per le prossime Coppe senza un percorso conforme, e a, tal proposito, l’UEFA – si legge in una nota –  “si riserva il diritto di rifiutare o valutare l’ammissione di qualsiasi club proposto da una federazione nazionale da una competizione nazionale anticipatamente interrotta, in particolare laddove le competizioni nazionali non siano state terminate prematuramente in base ai motivi indicati nelle presenti linee guida. In sostanza le federazioni nazionali, se i campionati dovessero essere definitivamente sospesi, potranno proporre in maniera “obiettiva, trasparente e non discriminatoria”, dunque basandosi sul merito sportivo, i club qualificati a Champions ed Europa League,  sempre aspettando il placet dell’UEFA che più volte ha manifestato il dissenso circa la sospensione dei campionati.

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