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Dopo due anni, si rimette in gioco: Luciano Spalletti all’esame di se stesso

Dopo due anni torna in panchina Luciano Spalletti come anche Max Allegri. Una sfida a distanza silenziosa che metterà a confronto due filosofie di gioco. Per entrambi una emozione che dà molta carica e in Spalletti è evidente più che in Allegri tornato alla casa-madre che ben conosce. Spalletti, diversamente da Allegri  ha conosciuto un ambiente a lui totalmente sconosciuto e lo sta esplorando con grandi meraviglie: “  I mille colori di Pino Daniele, questa luce, questi riflessi sul mare, una roba bellissima”. E’ uno dei tanti, tantissimi che è stato conquistato da questa terra che è come la sirena di De Giovanni, coinvolgente e ammaliante.

Luciano Spalletti, questa sera, sarà il più emozionato di tutti perché a 62 anni, dopo una lunga pausa, si rimette in gioco a 250 km dalla città eterna che gli ha dato gioie e dolori.

Si rimette in gioco felice dei giudizi di tanti che lo definiscono grande come Pierpaolo Bisoli, Maurizio Zamparini o Fabrizio Corsi; ma ancor più gradite sono state le parole di Walter Sabatini che ha detto:  “Per me Spalletti è un genio del calcio e sono curioso di vedere che cosa farà al Napoli. Già si scorge l’embrione di un grande progetto. Il calcio di Spalletti ha un bel respiro, crea tante linee di passaggio, esalta gli attaccanti.

Ha lavorato duro dal 15 luglio e questa sera vorrà vedere se sia riuscito a dare quel tocco in più che dovrà poi crescere: non sarà soltanto il Napoli sotto esame , quanto se stesso per capire le radici del suo lavoro.

Napoli-Venezia, una partita facile per i diversi valori in campo, ma tanto impegnativa perché è la prima e perché potrebbe essere sottovalutata. E tuttavia sembra che l’entusiasmo che questo tecnico ha portato all’ambiente valga molti punti. Si inizi pure a contare.

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